Facebook Pixel
Milano 17:35
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 22:00
17.718,3 +1,65%
Dow Jones 22:02
38.239,66 +0,40%
Londra 17:35
8.139,83 +0,75%
Francoforte 17:37
18.161,01 +1,36%

Lavoro, associazioni donne: obiettivo 62% occupazione femminile

In linea con la media UE, si deve e si può

Economia
Lavoro, associazioni donne: obiettivo 62% occupazione femminile
(Teleborsa) - Quando si parla di donne e lavoro bisogna ammettere che se molto si è fatto, più ancora c'è da fare. Una donna su due ha visto peggiorare la propria condizione economica nell'ultimo anno, specie nella fascia di età più giovane. Ma c'è di più: la categoria femminile, oltre a essere sotto impiegata nel mondo del lavoro (prima del Covid in Italia il 50 per cento delle donne lavorava, oggi siamo al 48), viene pagata mediamente il 20 per cento in meno rispetto a un uomo, con la medesima mansione.

Non solo, la crisi economica innescata dalla pandemia non ha colpito tutti allo stesso modo: a dicembre si sono persi 101 mila posti di lavoro, 99 mila di questi erano occupati da donne. Una questione, dunque, di strettissima attualità al centro del webinar dal titolo "Obiettivo 62% - l’occupazione femminile come rilancio nazionale. Le donne come priorità trasversale", organizzato da Le Contemporanee, Fuori Quota e Soroptimist International d’Italia, con il sostegno della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, in programma domenica 21 marzo 2021.

A confrontarsi, le Ministre e i Ministri Elena Bonetti, Mara Carfagna, Vittorio Colao, Enrico Giovannini, Andrea Orlando, la senatrice Emma Bonino, con Rosanna Oliva, Giovanna Melandri, Antonella Polimeni, Linda Laura Sabbadini, Carlo Cottarelli e numerosi esperti.

“Raggiungere il 62% di occupazione femminile in Italia, in linea con la media europea, si può. Alle ministre e ai ministri presenti chiederemo se intendono adottare la VIG (Valutazione d’impatto di genere) per ogni azione istituzionale, come proposto dal Manifesto Donne per la salvezza. Discuteremo su come costruire strutturate modalità di organizzazione del lavoro e della produzione che tutelino redditività aziendale e occupazione; incentivazione dell’occupazione femminile in settori come trasporti e infrastrutture, oggi ambiti molto maschili; misure a favore dell’imprenditoria femminile; come recuperare il gap gender, attrezzare il capitale umano al femminile alle professioni digitali e tecnologiche", scrivono le associazioni.
Condividi
```