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ReiThera, Corte dei Conti: manca un valido investimento produttivo

Economia, Salute e benessere
ReiThera, Corte dei Conti: manca un valido investimento produttivo
(Teleborsa) - La Corte dei Conti ha bocciato il finanziamento da parte di Mise e Invitalia a favore di ReiThera per il programma di sviluppo industriale del vaccino anti Covid "italiano" perché il progetto di investimento produttivo non può riguardare l’intero complesso aziendale ma solo determinate “unità produttive” che rientrino nel progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale destinato a completare la sperimentazione clinica (studi clinici di fase 2 e 3) del vaccino anti Covid-19. "L’assenza di un valido e sufficiente investimento produttivo" ha quindi impedito alla giustizia contabile di approvare il finanziamento.

È stata depositata questa mattina la deliberazione con la quale la Sezione centrale del controllo di legittimità sugli atti del Governo e delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti ha reso note le motivazioni della sentenza con la quale ha interrotto l'iter di approvazione delle risorse da destinare all'azienda italiana. Il programma prevedeva un progetto di investimento finalizzato all’ampliamento dello stabilimento produttivo a Castel Romano e un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale destinato a completare la sperimentazione clinica (studi clinici di fase 2 e 3) del vaccino anti Covid-19.

In particolare la giustizia contabile ha citato l’acquisto della proprietà della sede operativa della Società nel comune dell'agropontino romano, per un previsto importo di euro 4 milioni di euro, sottolineando che però questa operazione "non attiene alla singola 'unità produttiva', rappresentata dal realizzando impianto di infialamento e confezionamento, come sostenuto dall’Amministrazione, ma riguarda l’intera sede dove la Società svolge il complesso delle sue attività". Come riportato nella stessa relazione di Invitalia questo ha infatti riguardato nel 2019 attività di ricerca e sviluppo per conto della società controllante Keires.

L’inammissibilità del progetto di investimento costituito dall’acquisto della proprietà della sede operativa della Società non ha consentito quindi a ReiThera di raggiungere la soglia minima prescritta per la validità dell'investimento produttivo dei 10 milioni di euro. L'investimento rappresentato dalla realizzazione dell’impianto di infialamento e confezionamento si ferma infatti a poco più di 7,7 milioni di euro.
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