(Teleborsa) -
Aumentano i prestiti a famiglie e imprese e
crescono i depositi mentre
si riducono le sofferenze nette delle banche italiane. Queste le principali evidenze che emergono dal Rapporto mensile ABI su
Economia e Mercati Finanziari-Creditizi di giugno.
A
maggio 2021 - evidenza l'ABI - i
prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 4,4% rispetto a un anno fa. Ad aprile 2021, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 4,5% su base annua. L’aumento è
del 4,1% per i prestiti alle famiglie.I
tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento - si legge -
si mantengono su livelli particolarmente bassi, sui minimi storici, e registrano le seguenti dinamiche: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al
2,23% (stesso valore del mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è
l’1,17% (1,19% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è
l’1,43% (1,37% ad aprile 2021, 5,72% a fine 2007).
Sul fronte della qualità del credito, le
sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) ad aprile 2021 sono 19,8 miliardi di euro,
in riduzione rispetto ai 19,9 miliardi di marzo 2021 e ai 26,1 miliardi di aprile 2020 (-6,3 miliardi pari a -24,0%) e ai 32,6 miliardi di aprile 2019 (-12,8 miliardi pari a -39,2%) (cfr. Tabella 3). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 69 miliardi (pari a -77,7%).
Il rapporto
sofferenze nette su impieghi totali è pari all’1,15% ad aprile 2021, (era 1,50% ad aprile 2020, 1,87% ad aprile 2019 e 4,89% a novembre 2015).
In Italia, a maggio 2021, la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +6,3% su base annua. I
depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine)
sono aumentati, nello stesso mese, di 135 miliardi di euro rispetto ad un anno prima (variazione pari a +8,2% su base annuale), mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di poco più di 17 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -7,6%)
Nel quinto mese dell'anno, il
tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo
0,47%, (stesso valore nel mese precedente) ad effetto: del
tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,32% (stesso valore nel mese precedente); di cui il tasso sui depositi in conto corrente è
0,03% (stesso valore nel mese precedente); del tasso sui PCT, che si colloca allo 0,90% (0,99% il mese precedente); del rendimento delle obbligazioni in essere,
1,80% (1,82% ad aprile 2021.
Il
margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio
sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie rimane in Italia su livelli particolarmente infimi, a maggio 2021 risulta di 176 punti base (176 punti base anche nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).