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Covid, in Inghilterra scatta il "Freedom day": da oggi stop alle restrizioni

Nel Paese revocato l'obbligo di mascherina e distanziamento. Riaprono discoteche, auditorium e stadi

Economia, Salute e benessere
Covid, in Inghilterra scatta il "Freedom day": da oggi stop alle restrizioni
(Teleborsa) - Nonostante la nuova ondata che per due giorni consecutivi in Inghilterra ha fatto superare i 50mila nuovi contagi giornalieri, il Paese festeggia il 'Freedom Day'. A partire dalla mezzanotte il governo di Boris Johnson ha detto addio alle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19.

Da oggi auditorium e stadi possono riaprire a pieno regime, le discoteche tornano ad accogliere il pubblico, si può tornare a lavorare in ufficio e il servizio bar è nuovamente autorizzato nei pub senza più limite al numero di persone che possono radunarsi. Revocato anche l'obbligo della mascherina sui mezzi di trasporto e nei negozi. Una decisione non condivisa da Scozia e Galles che manterranno l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso e nei trasporti.

Nel Paese, attualmente il più colpito in Europa per numero di casi, la ritrovata libertà viene inaugurata mentre proprio il ministro della Salute, Sajid Javid è risultato positivo e il premier Johnson e il ministro dell'Economia, Rishi Sunak sono in isolamento.

"È un passo avanti, un passo importante, non c'è un momento perfetto per farlo. È un buon momento come un altro – ha affermato
Nadhim Zahawi, sottosegretario britannico ai vaccini, difendendo la revoca delle restrizioni anti-Covid in Inghilterra dalle critiche degli esperti –. Sono fiducioso che stiamo facendo la cosa giusta" ha aggiunto esortando a "tenere la mascherina nei posti affollati" e ad agire con "responsabilità".


"Non bisogna fare come Johnson che, in modo improvvido, ha detto dal 19 luglio 'Freedom day', ma fare in modo che ci siano delle attenzioni in particolare situazioni di assembramento e portare con sé la mascherina un pò come gli occhiali da sole, utilizzandola quando serve – ha commentato il virologo dell'Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco e membro del Cts della Lombardia –. Sapevamo che questo virus ci avrebbe tenuto compagnia per diverso tempo, ma non pensavo che riprendesse così in fretta a determinare una quota così alta di contagi. Purtroppo le varianti sono all'ordine del giorno di questo tipo di virus e la variante Delta ha queste caratteristiche di maggiore carica virale e di maggiore facilità nell'infettare i più giovani, conseguentemente anche una più ampia diffusione. L'elemento positivo che vedo in Italia, così come in Inghilterra ed Israele che hanno vaccinato prima di noi, a fronte di un incremento dei contagi si vede solo una piccola quota di casi gravi perché il vaccino evita in modo quasi totale l'insorgenza di malattia grave. Questo ci permetterà una convivenza più civile col virus, anche se bisogna continuare ad essere prudenti e non eccessivamente aperturisti, serve buon senso".



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