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Covid, Sicilia e Sardegna alla prova del monitoraggio settimanale: rischio zona gialla per entrambe

Nel frattempo oggi 7.221 nuovi casi in Italia, 43 i decessi.

Economia, Salute e benessere
Covid, Sicilia e Sardegna alla prova del monitoraggio settimanale: rischio zona gialla per entrambe
(Teleborsa) - Sono attese per domani le decisioni della cabina di regia a Palazzo Chigi – in base al monitoraggio settimanale di ISS e Ministero della Salute sulla situazione epidemiologica in Italia – sulla la colorazione delle Regioni relativa alle misure di contenimento dei contagi Covid. Sembra segnato il destino della Sicilia che dovrebbe passare in zona gialla, mentre in bilico resta la situazione della Sardegna. La Regione siciliana avrebbe infatti tecnicamente superato le soglie dei parametri previsti per la variazione del regime di restrizioni: ricoveri in terapia intensiva (11% ieri), ricoveri in area medica (20% ieri +1%) e contagi. Quella sarda ha invece superato i limiti posti per i ricoveri in terapia intensiva (12%, +1% ieri) mentre quello dei ricoveri in reparto (14%) resta leggermente sotto la soglia.

"L'80% dei ricoverati non è vaccinato, oggi questi cittadini sono pentiti, ma non si sono vaccinati quando avrebbero potuto e dovuto – ha detto al Tg5 l'assessore regionale alla salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza – La Sicilia è stata invasa dal flusso di turisti arrivati da ogni parte d'Italia e del mondo e, quindi, paghiamo l'effetto di una grande circolazione del virus ma abbiamo il dovere di chiedere a quella percentuale di cittadini siciliani che non ha fatto il vaccino, di fare come la maggioranza, perché la minoranza non può consentire né consentirsi di decidere le sorti di tutti gli altri siciliani".

Nel frattempo, sono 7.221 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 220.872 tamponi molecolari e antigenici effettuati (ieri erano stati 244.420). Sale leggermente il rapporto positivi/tamponi a 3,27% (ieri 3,09%). Sono 43 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 128.957 morti da inizio pandemia. In leggero aumento sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 4 in più, 503 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 36 in più rispetto a ieri (sono 4.059 in totale).

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