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Vaccinazioni, Figliuolo: "L'82% di prime dosi potrebbe non bastare"

Il Commissario loda i giovani ed afferma: meritano scuola in presenza

Economia, Salute e benessere
Vaccinazioni, Figliuolo: "L'82% di prime dosi potrebbe non bastare"
(Teleborsa) - L'aver raggiunto l'82% di prime dosi potrebbe non bastare. E' l'amara constatazione del commissario per l'emergenza, Francesco Figliuolo, in visita all'hub vaccinale della ASL di Rieti, ospitato presso lo stabilimento Amazon di Passo Corese.

"C'è preoccupazione su quel milione e 800mila cittadini tra i 50-59 anni non ancora vaccinato", ha affermato il commissario, lanciando un appello a questa categoria ad effettuare la prima dose e segnalando che negli ultimi giorni c'è stata una ripresa della campagna con 10mila prime inoculazioni al giorno.

Il vaccino - ha ricordato Figliuolo - "ci preserva dalle forme gravi della malattia, tutti gli studi dicono che la grande percentuale di chi è in terapia intensiva è formata da non vaccinati".

Un cenno anche alla "terza dose" che - conferma il Commissario - sarà riservata agli immunocompromessi, coprendo una platea di 3 milioni di persone, e poi eventualmente ad anziani e sanitari.

Il Generale ha parlato anche dei giovani, confermando che la campagna sta dando "ottimi risultati" . Tirando le somme nella fascia over 80 siamo al 95%, mentre fra i giovani (19-29 anni) si è superato il 75% di prime inoculazioni. Nella fascia 12-15 la percentuale è al 50% ma - ha affermato Figliuolo - "questa è l'ultima categoria per cui è stata attivata la campagna, per cui è solo una questione di tempi".

"Noi vogliamo che la scuola parta in presenza. I ragazzi meritano una scuola in presenza", ha commentato Figliuolo, aggiungendo che, oltre alla vaccinazione sono importanti anche la mascherina, il distanziamento, l'igiene.



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