(Teleborsa) -
H&M - il secondo più grande rivenditore di moda al mondo - ha registrato
vendite trimestrali (1 giugno - 31 agosto)
peggiori del previsto a causa delle restrizioni per la Covid-19 in Asia. Le vendite nette in valuta locale sono aumentate del 14% nel terzo trimestre 2021, rispetto al corrispondente periodo del 2020. Convertite in SEK, le vendite nette sono aumentate del 9% a 55.585 milioni di SEK (circa 5,48 miliardi di euro), contro un +14% atteso dal mercato.
All'inizio del terzo trimestre erano
temporaneamente chiusi circa 180 negozi. I negozi aperti hanno avuto restrizioni, ad esempio, sugli orari di apertura, sul numero di clienti e sullo spazio del negozio. Alla fine del trimestre, la maggior parte dei mercati del gruppo H&M presentava ancora restrizioni con conseguente riduzione dell'afflusso e circa 100 negozi chiusi.
"La forte ripresa del gruppo H&M continua con
maggiori vendite a prezzo pieno e un buon controllo dei costi", si legge nel comunicato della società. H&M sembra comunque rimasta indietro rispetto al leader di mercato - lo spagnolo
Inditex - che
ha registrato un aumento del 7% nelle vendite di maggio-luglio rispetto allo stesso periodo del 2019.