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Covid-19, studio clinico italiano dimostra gli effetti benefici della lattoferrina

Pubblicato sul Journal of Clinical Medicine lo studio conferma l'efficacia del trattamento con la proteina naturale nel contrastare gli effetti avversi del virus

Economia, Salute e benessere
Covid-19, studio clinico italiano dimostra gli effetti benefici della lattoferrina
(Teleborsa) -

La somministrazione di lattoferrina in capsule (Mosiac, Pharmaguida) da sola in pazienti asintomatici, o in associazione con altri farmaci in pazienti paucisintomatici o moderatamente sintomatici, può essere un efficace trattamento privo di effetti avversi nella gestione dell'infezione da SARS-CoV-2. È quanto afferma uno studio clinico italiano sulla somministrazione orale della lattoferrina in un centinaio di pazienti affetti da Covid-19, pubblicato a settembre sul "Journal of Clinical Medicine".

"Al di là dell'indiscutibile efficacia dei vaccini anti-SARS-CoV-2, la grande diffusione dell'infezione associata a questo coronavirus richiede anche la disponibilità di agenti antivirali. La lattoferrina – spiega Piera Valenti, professore ordinario di Microbiologia dell'Università di Roma La Sapienza e Membro del Comitato internazionale di Esperti sulla lattoferrina – è nota possedere un'attività antivirale. Infatti, quando è in contatto con il virus impedisce il suo ingresso all'interno della cellula e dunque la sua replicazione. La lattoferrina, inoltre, svolge una potente attività anti-infiammatoria ed anti-trombotica, funzioni essenziali nel trattamento del Covid-19".


RISULTATI DELLO STUDIO –
"In questo studio clinico retrospettivo la tempestiva somministrazione orale di lattoferrina si è dimostrata utile nei pazienti Covid. Un primo dato rilevante – si legge nello studio – riguarda il tempo necessario per ottenere la negativizzazione del tampone molecolare negli 82 pazienti trattati con lattoferrina, tempo che è stato nettamente inferiore rispetto a quello osservato nei 39 pazienti non trattati (15 anziché 24 giorni). Nessuno dei pazienti appartenenti al gruppo trattato con lattoferrina, inoltre, è stato ospedalizzato. I pazienti asintomatici, paucisintomatici e moderatamente sintomatici sono stati trattati con un diverso numero di capsule (da 1 a 5) contenenti ciascuna 200 mg di lattoferrina (Mosiac, Pharmaguida) a seconda della severità del Covid-19. I risultati mettono, inoltre, in evidenza l'esistenza – affermano i ricercatori – di un legame tra la maggiore efficacia del trattamento con la lattoferrina, la significativa riduzione dei sintomi e l'età. Infatti, la lattoferrina viene sintetizzata sotto il controllo ormonale e la sua produzione diminuisce con l'avanzare dell'età. Ne consegue che, nei soggetti più anziani che ne sintetizzano una minore quantità, la supplementazione della proteina esogena mostra una maggiore efficacia rispetto a quella osservata in pazienti più giovani. Lo studio giunge dopo due pubblicazioni internazionali apparse a giugno 2021 su Frontiers in Pharmacology e ad agosto 2021 su PNAS riguardanti l'efficacia della lattoferrina in vitro nell'inibire l'infezione da Covid-192".

"Questa pubblicazione e questi dati sono molto interessanti – commenta Paolo Manzoni, direttore di Pediatria e Neonatologia dell'ASL di Biella – rendono ancora più significativo lo studio randomizzato prospettico contro placebo e in doppio cieco che abbiamo condotto col medesimo prodotto e che abbiamo appena terminato a Biella e Novara, per valutare se la lattoferrina può dare benefici clinici in pazienti già ospedalizzati per Covid-19. I risultati che saranno resi pubblici a breve, potrebbero ulteriormente integrare e completare quelli oggi disponibili riguardo a una possibile azione anti-Covid-19 della lattoferrina stessa".






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