(Teleborsa) - L'agenzia
Fitch attende un rallentamento della crescita dell'Eurozona nell'ultimo trimestre dell'anno, a causa del palesarsi di "venti contrari alla crescita",
mentre l'Italia punta dritto verso quel 6% di crescita indicato dalle previsioni del Governo. E' quanto emerge dal
Global Economic Outlook.
"Guardando al futuro, è probabile che la
crescita economica si raffreddi nell'ultimo trimestre. Lo slancio diminuirà naturalmente man mano che le
economie si avvicineranno ai livelli pre-pandemia", ha affermato l'esperto Tej Parikh, a seguito dei dati sul PIL dell'Eurozona nel terzo trimestre "leggermente sopra le previsioni". Dati che hanno beneficiato della ripresa post-pandemica dei servizi, in ritardo rispetto alla manifattura.
L'analista fa cenno alle
carenze della catena di approvvigionamento e ritiene che stiano pesando sulla produzione, in particolar mondo in Germania, mentre
l'aumento dell'inflazione guidato dalla crescita dei prezzi del gas e dell'energia, potrebbe frenare l'attività industriale e dei consumatori.
Frattanto, l'agenzia di rating ha
rivisto al rialzo le previsioni di crescita del PIL dell'Italia al 5,7% dal 4,8% indicato a giugno, grazie all'ottimo andamento dei mesi estivi e di una domanda più solida del previsto dovuta all'abolizione delle restrizioni. "Ci aspettiamo che gran parte di questo slancio di ripresa persista nel prossimo trimestre", dice Fitch.
Tagliate invece le previsioni di crescita mondiale 2021 al 6% dal 6,3%, quelle degli
Stati Uniti al 6,2% dal 6,8% e della
Cina all'8,1% dall'8,4%.