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Directa SIM, Marino: con quotazione focus passa da heavy trader a investor e private

L'intervista a Teleborsa di Giancarlo Marino, co-amministratore delegato del pioniere del trading online in Italia e uno dei primi broker al mondo ad offrire servizi di trading sul web

Finanza, IPO
Directa SIM, Marino: con quotazione focus passa da heavy trader a investor e private
(Teleborsa) - Il primo tentativo di sbarcare a Piazza Affari fu fatto nel 2000, a soli cinque anni dalla fondazione e in un momento in cui il trading online stava iniziando ad affermarsi, ma l'operazione non andò a buon fine. Oggi Directa SIM può contare su un mondo in cui il trading online è esploso (anche grazie alla spinta della pandemia), 50 mila clienti, masse amministrate per oltre 2,5 miliardi di euro e un brand affermato, che le hanno permesso di chiudere in anticipo il collocamento funzionale alla quotazione su Euronext Growth Milan. "Il successo è stato enorme e lo testimonia il fatto che abbiamo dovuto chiudere il bookbuilding in anticipo vista l’eccessiva richiesta, con ordini superiori al numero massimo di azioni oggetto di offerta", ha detto a Teleborsa Giancarlo Marino, co-amministratore delegato di Directa SIM. L'offerta della società è stata particolare, perché la stessa Directa SIM è stata il collocatore esclusivo per la clientela retail, potendo contare su una vasta platea di clienti, mentre il collocamento verso gli istituzionali è stato curato da Envent e da MIT SIM. "Abbiamo collocato il 10% in IPO e come OPV abbiamo messo a disposizione un ulteriore 5%, venduto da una parte di storici azionisti che volevano monetizzare i loro investimenti fatti a fine anni '90", spiega Marino. Proprio la lunga esperienza accumulata negli anni è uno degli aspetti che ha spinto l'azienda a quotarsi. "Ci riteniamo maturi per sbarcare in borsa dopo 26 anni, visto che oggi Directa ha un suo brand consolidato nel mondo del trading online - aggiunge il co-AD - Inoltre, siamo rimasti l'unica SIM di emanazione non bancaria nel panorama del trading online italiano, perché tutti i nostri competitor appartengono al sistema bancario o hanno partecipazioni significative di banche nel loro azionariato. Infine, c'è stata una crescita importante della clientela negli ultimi due anni, a novembre abbiamo superato i 50 mila clienti, e delle quote di mercato".

I proventi della quotazione

Le principali linee del piano strategico di Directa prevedono il consolidamento e il rafforzamento del posizionamento di mercato nelle attività di trading e investing online, e l'ingresso nel mercato del private banking e del Wealth management a partire dal 2022. Proprio in questo secondo obiettivo saranno investiti la maggior parte dei capitali raccolti dall'azienda in fase di collocamento. "Nella prima parte dell'anno costruiremo una piattaforma tech, per poi iniziare a fare collocare prodotti di risparmio gestito nella seconda parte del 2022 - afferma Marino - L'obiettivo è arrivare al 2024 con 1 miliardo di masse gestite nell'area private. Sicuramente in questo primo triennio collocheremo prodotti di terzi, e infatti stiamo iniziando a parlare con alcuni operatori specializzati nell'area private".

Per quanto riguarda il consolidamento del mercato, uno dei driver di crescita è il potenziamento degli accordi distributivi con banche del territorio, per raggiungere una più ampia base di clienti. "Noi contiamo più di 150 banche convenzionate - evidenzia il manager - Prima questo numero era ancora più elevato, oltre 200 banche, ma poi ci sono state diverse fusioni, soprattutto nel mondo cooperativo. Per assurdo, questo numero si è ridotto, ma il numero di filiali è aumentato perché nel tempo siamo riusciti ad acquisire quelle banche che non erano convenzionate con Directa. Oggi possiamo quindi contare su più di 2.200 filiali dove distribuiamo il nostro servizio di trading online".

Il cambiamento della clientela

Un altro obiettivo è l'ampliamento della base clienti con lo sviluppo di una clientela investor potenzialmente molto numerosa. "Grazie all'ingresso di Vincenzo Tedeschi quale nuovo amministratore delegato, negli ultimi due anni ci siamo specializzati nella fascia degli investitori consapevoli, una tipologia di cliente che ama gestire il proprio denaro, ma ruota meno il proprio portafoglio rispetto ai day trader e ci garantisce più stabilità sulle masse", dice Marino. Questo cambiamento ha avuto benefici anche sulla crescita delle masse amministrate, che a metà 2021 hanno superato i 2,5 miliardi di euro.

A questi risultati ha contribuito sicuramente anche la pandemia, che ha fatto avvicinare molte nuove persone al mondo degli investimenti e del trading, oltre che la volatilità osservata da marzo 2020 sui mercati, di cui broker online come Directa SIM beneficiano. "La digitalizzazione conseguente la pandemia e la volatilità dei mercati hanno fatto crescere la clientela e la negoziazione sulle nostre piattaforme - conferma Marino - Ma questa situazione eccezionale si accompagna a un cambio di marcia dell'azienda. Abbiamo iniziato ad offrire in maniera diversa, anche dal punto di vista della comunicazione, i nostri servizi, e il successo è testimoniato dal fatto che in questi due anni siamo cresciuti anche in quote di mercato. In sostanza, c'è stata una focalizzazione più attenta, nelle nostre attività di comunicazione e di offerta, nei riguardi del mercato del trading online".

La crescita a prescindere dal mercato

Una situazione di normalizzazione dei mercati non spaventa la società, che ha chiuso il primo semestre 2021 con un risultato netto d'esercizio di 3,9 milioni di euro (+116,7% rispetto al primo semestre 2020) e con ricavi netti di 12,5 milioni di euro (+33,6% sullo stesso periodo dello scorso anno). "L'obiettivo è crescere a prescindere dalla situazione contingente e consolidare le quote di mercati del trading online, perché continueremo a seguire la nostra clientela classica e a migliorare l'offerta nei loro confronti - sottolinea il manager - A questa affiancheremo una nuova tipologia di clientela, che è quella che ama farsi seguire da un private banker o un consulente finanziario, e quindi aumenteremo la nostra platea: avremo l’heavy trader, l’investor e il private".
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