(Teleborsa) - Scendono (vertiginosamente) le
quotazioni di Berlusconi, salgono quelle di
Mario Draghi. Nulla è stato ancora deciso,, ma sul Colle non è più tempo di pretattica. L'affondo di Matteo Salvini delle scorse ore, sembra aver avuto sperato:
Silvio Berlusconi, dopo settimane di intenso lavoro a caccia dei voti, per la prima volta - decisamente scoraggiato - starebbe pensando di fare un
passo indietro per evitare quella che si prospetta come una
figuraccia politica che il Cavaliere vuole evitare a tutti i costi.
Nelle stesse ore - e sembra tutt'altro che casuale - il
Presidente del Consiglio Draghi si riprende prepotentemente la
ribalta tornando a tessere la sua
tela: nella mattinata di ieri il Premier ha incontrato Sergio Mattarella, quindi Roberto Fico e Marta Cartabia. Tutti elementi che fanno capire come ormai si sia entrati nel rush finale, un'accelerazione in cui tutti stanno parlando con tutti per capire qual è la
fuga giusta.
Oggi, intanto, vertice tra il
leader M5s Giuseppe Conte, il segretario dem Enrico Letta e il leader di Leu Roberto Speranza che, al termine dell'incontro, hanno condiviso lo stesso tweet.
"Ottimo incontro. Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto. Nessuno ha diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della responsabilità".
"Ottimo incontro con Giuseppe Conte e Roberto Speranza. Lavoreremo insieme per dare al paese una o un presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi. Aperti al confronto, nessuno può vantare un diritto di prelazione. Tutti abbiamo il dovere della responsabilità", scrive
Enrico Letta sottolineando che
"non c'è alcuna intesa sui nomi perchè ne parleremo con il centrodestra nei prossimi giorni"
"L'incontro è andato bene. Siamo pronti a un'azione forte, a un confronto anche ampio e condiviso. Ovviamente andranno rimosse dal tavolo
candidature di parte come quella di Berlusconi", ribadisce
Giuseppe Conte. "Siamo pronti ad offrire al paese e a tutti i cittadini che aspettano un presidente o una
Presidente autorevole che possa rappresentare tutti". "Avrete sicuramente delle
proposte più avanti quando avremo il confronto anche con le altre forze", ha aggiunto Conte che dovrà anche fare i conti con una fetta del
M5s convinta che l'eventuale uscita da Palazzo Chigi di Draghi - qualora alla fine fosse suo il nome individuato per raccogliere il testimone di Mattarella
- corrisponda a
elezioni anticipate.