Facebook Pixel
Milano 10:00
33.547,63 -0,99%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 10:00
7.831,56 -0,58%
Francoforte 10:00
17.679,96 -0,88%

Istat rivede al rialzo PIL: +0,1% da -0,2% preliminare

Economia, Macroeconomia
Istat rivede al rialzo PIL: +0,1% da -0,2% preliminare
(Teleborsa) - L'Istat ha rivisto al rialzo le stime sul PIL, indicando una, seppur lievissima, crescita del nostro prodotto interno lordo rispetto al calo indicato lo scorso 29 aprile. La stima definitiva fa registrare una crescita del PIL dello 0,1% in termini congiunturali e del 6,2% in termini tendenziali, stime al rialzo rispetto a quella preliminare che evidenziata una diminuzione congiunturale dello 0,2% e un aumento tendenziale del 5,8%.

"La revisione congiunturale di 0,3 punti percentuali, benché di rilievo - sottolinea l'Istat - non rappresenta una eccezione assoluta in questo periodo ancora influenzato dalla pandemia, visto che nel primo trimestre del 2021 la revisione al rialzo era stata di 0,5 punti".

Il primo trimestre del 2022 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2021. La crescita acquisita per il 2022 è pari al 2,6%.

La ripresa del PIL è stata determinata soprattutto dalla domanda interna (+0,4 punti la domanda nazionale al netto delle scorte) ed in particolare dagli investimenti (+0,8 punti) a fronte di un contributo negativo della domanda estera (-0,3 punti). Sul piano interno, l’apporto dei consumi privati è stato negativo (-0,5 punti) mentre è risultato nullo sia quello delle amministrazioni pubbliche, sia quello della variazione delle scorte.

Rispetto al trimestre precedente, per i principali aggregati della domanda interna, si rileva una diminuzione dello 0,6% dei consumi finali nazionali, a fronte di un aumento del 3,9% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, del 4,3% e del 3,5%.

Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di agricoltura e industria, cresciuti rispettivamente dell’1,8% e dello 0,5%, mentre i servizi sono diminuiti dello 0,1%.
Condividi
```