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Franchi Umberto Marmi, quotazione ha moltiplicato opportunità di investimento

Intervista al Presidente e Amministratore delegato Alberto Franchi

Finanza
Franchi Umberto Marmi, quotazione ha moltiplicato opportunità di investimento
(Teleborsa) - Sono trascorsi due anni dall'IPO di Franchi Umberto Marmi, un'azienda espressione del made in Italy, che punta sull'elevatissima qualità dei suoi prodotti, il rinomato marmo di carrara, cui unisce i vantaggi dell'alta tecnologia, grazie ad investimenti mirati che hanno consentito di aumentare la capacità e la qualità nel tempo. Lo ha spiegato in una intervista Alberto Franchi, Presidente e Amministratore Delegato dell'azienda.

Franchi Umberto Marmi à un'azienda di famiglia con 50 anni di esperienza nel settore del marmo. Una visione imprenditoriale che ha portato il marmo di Carrara nel mondo. Cosa caratterizza il vostro gruppo?

"Il nostro Gruppo è caratterizzato innanzitutto da questi 50 anni di storia: abbiamo vissuto gli ultimi 30 anni investendo in nuove produzioni, impianti tecnologici e costruzione del nostro stabilimento".

"Ci caratterizza poi per la grande disponibilità di materia prima, perché abbiamo accesso direttamente alle cave, che sono di nostra proprietà, e lavoriamo tutto il nostro prodotto nei nostri stabilimenti, avendo quindi la possibilità di garantire forniture di grandi dimensioni, senza dover dipendere da fornitori esterni, dal produttore al consumatore finale. Questo è il nostro grande punto di forza".

"Ma soprattutto ci differenziamo da tutti gli altri per l'alta qualità del marmo che escaviamo, perché nella nicchia del marmo di carrara noi deteniamo partecipazioni nelle cave più importanti, quelle che producono marmo statuario e calacatta, che sono di alto valore aggiunto".

Non solo tradizione ma anche tanta innovazione caratterizza i vostri processi produttivi. In questa direzione va anche la recente acquisizione di Recovery Stone. Ce ne parla?

"Con Recovery Stone si apre uno scenario piuttosto ampio, perché è una società che abbiamo acquistato per cercare di aumentare la capacità produttiva dell'azienda, ma soprattutto per migliorare la resa produttiva sia delle nostre cave che degli impianti di lavorazione".

"Questo vuol dire che, se attualmente una cava di marmo rende un 35% di prodotto di alta qualità vendibile, tramite questi processi tecnologici riusciremo a superare il 60% di resa di materiale di alta qualità. E si traduce anche in un ulteriore miglioramento come impatto ambientale, preservare la materia prima e migliorare il prodotto che andremo a vendere ai nostri clienti".


La crescita dimensionale è fra i motivi caratterizzanti l'IPO avvenuta nel 2020. Come guardate a quella esperienza a due anni dal debutto in Borsa?

"Il nostro processo di crescita era già iniziato da diversi anni, abbiamo sostenuto ogni anno investimenti per far crescere la Franchi Umberto Marmi e lo stiamo ancora facendo in modo più attento dopo la quotazione, che ci ha permesso di essere più liquidi e di avere maggiori possibilità di investimento".

"Abbiamo ad esempio acquisito il 50% di un importante giacimento di marmo bianco statuario e lo abbiamo pagato 67 milioni di euro, dando in cambio azioni della Franchi Umberto Marmi. La quotazione ha ampliato queste possibilità e ce le sta riproponendo anche per future acquisizioni".

"Direi quindi che quotarsi per noi è risultata una scelta molto positiva. Sicuramente rifarei la quotazione partendo dal mercato AIM (oggi Eronext Growth Milan, ndr), che è un trampolino per le aziende, per capire come funziona questo meccanismo, poi in un secondo tempo passerei al MTA come abbiamo intenzione di fare nel prossimo futuro".

Il primo trimestre di quest'anno si è chiuso con un fatturato in crescita del 27% e con una performance quasi stellare in alcuni mercati. Proprio la crescita all'estero e uno dei vostri obiettivi principali. Quali sono i mercati più promettenti?

"I mercati in questo momento sono tutti molto promettenti, in special mondo la Cina gli Stati Uniti d'America e, soprattutto, i Paesi del Golfo, dove ci sono dei macro progetti come il progetto Neom in Marocco, dove sono previste costruzioni gigantesche, ville, nuovi alberghi, intere città. Lì ci sarà un trend di crescita molto importante per il nostro settore nei prossimi anni e noi saremo molto presenti in quel mercato".
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