(Teleborsa) -
Torna a crescere l'economia statunitense nel 3° trimestre del 2022. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Economic Analysis, che pubblica oggi i dati preliminari, il
PIL americano è salito del 2,6% su base trimestrale, facendo meglio delle attese degli analisti che indicavano un recupero del 2,4% e seguendo il -0,6% registrato nel trimestre precedente. Tale lettura segue due trimestri negativi consecutivi dall'inizio dell'anno, soddisfacendo una definizione comunemente accettata di recessione.
Si è registrata una crescita dei
consumi, che segnano un +1,4% dal +2% registrato nel trimestre precedente.
"L'aumento del PIL reale
riflette l'aumento delle esportazioni, della spesa per consumi, degli investimenti fissi non residenziali, della spesa del governo federale e della spesa del governo statale e locale, che sono stati in parte compensati dalla diminuzione degli investimenti fissi residenziali e degli investimenti in scorte private - sottolinea il Bureau of Economic Analysis - Le importazioni, che sono una sottrazione nel calcolo del PIL, sono diminuite".
Il
PCE price index, una misura dell'inflazione, si attesta al 4,2% (dal 7,3%), mentre l'
indice PCE core registra un +4,5%, centrando le attese (+4,5%), rispetto al +4,7% precedente.
Il
reddito personale in dollari correnti è aumentato di 291,2 miliardi di dollari nel terzo trimestre, rispetto a un aumento di 305,7 miliardi nel secondo trimestre. L'aumento riflette principalmente l'aumento dei
compensi (guidati da salari e stipendi privati) e le entrate personali sui beni.
Il
risparmio personale è stato di 626,1 miliardi di dollari nel terzo trimestre, rispetto a 629,0 miliardi nel secondo trimestre. Il tasso di risparmio personale (risparmio personale come percentuale del reddito personale disponibile) è stato del 3,3% nel terzo trimestre, rispetto al 3,4% nel secondo trimestre.