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Bonomi: ripresa robusta in secondo semestre, temiamo frenata investimenti

Per questo Confindustria ha spinto molto il Governo, anche in sede Manovra di Bilancio, per stimolarli

Economia
Bonomi: ripresa robusta in secondo semestre, temiamo frenata investimenti
(Teleborsa) - Nel secondo semestre l'economia italiana dovrebbe riprendere "in maniera robusta" dopo le "difficoltà" dei primi sei mesi, ma Confindustria teme "una frenata degli investimenti". Lo ha detto il presidente degli industriali Carlo Bonomi intervistato da Radio 24. "Avremo un anno caratterizzato nei primi sei mesi da alcune difficoltà, nel secondo semestre invece l'economia dovrebbe riprendere in maniera robusta". "Temiamo una frenata sugli investimenti, per questo Confindustria ha spinto molto il governo, anche in sede manovra di bilancio, per stimolare investimenti" ha aggiunto.



Se i prezzi energetici resteranno ai livelli attuali l'inflazione in Italia dovrebbe ridursi "in maniera molto forte" a settembre per toccare il 5-6% a fine anno", ha detto Bonomi. Sul gas "scontiamo un picco di agosto 2022 dove abbiamo raggiunto quasi 340 euro e fino ad agosto sconteremo questo picco".

La risposta alla sfida sulla competitività dell'industria europea posta dall'Inflation Reduction Act Usa e dalla Cina non può essere l'allentamento delle norme sugli aiuti di stato, perché sarebbe "un intervento asimmetrico, che favorisce i paesi con maggior spazio fiscale", ha proseguito Bonomi. "All'interno dell'Europa non possiamo mettere in campo strumenti asimmetrici, favorendo alcuni settori a scapito di altri" ha aggiunto. "Gli Stati uniti ci hanno posto davanti a una sfida vitale per l' industria europea: è chiaro alle industrie del continente, non così chiaro alla politica del continente europeo" ha spiegato il presidente di Confindustria. La strada "è quella degli Eurobond, emissioni finanziarie garantite dall'Unione europea, non può che esser che uno strumento finanziario comune a sostenere un intervento comune". "Ben venga" - ha proseguito Bonomi - l'annuncio della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen sul piano green a sostegno dell'industria, anche se "non può essere finalizzato solo al green, dobbiamo tenere dentro tutte le filiere a 360 gradi" perché "è impossibile parlare di una filiera senza tener conto di tutto il complesso".

Quanto all' aumento dei tassi BCE "fino a una forchetta del 3% credo sia tranquillamente gestibile, nella speranza che non ci sia un aumento dei costi dell'energia e quindi ci sia una discesa dell'inflazione. La BCE "sta facendo il suo lavoro, per raffreddare l'impennata dell'inflazione. Io penso che un tasso di sconto del 2% non sia un problema per l'economia. Forse nella comunicazione non è stata impeccabile e questa è critica la che possiamo muoverle" ha detto Bonomi. "Ma noi dobbiamo fare i compiti a casa: siamo stati per anni con tassi negativi, avremmo dovuto ristrutturare il debito e non l'abbiamo fatto".
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