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Devastante terremoto tra Turchia e Siria: la situazione

Già quasi mille morti, ma il numero delle vittime purtroppo è destinato a salire

Economia, Politica
Devastante terremoto tra Turchia e Siria: la situazione
(Teleborsa) - Cresce, purtroppo, di minuto in minuto il bilancio delle vittime del devastante terremoto di magnitudo di 7.8 che ha colpito nella notte il sud est della Turchia e il nord della Siria: sarebbero quasi 1000 ma i numero sono destinati a salire. Ma potrebbero arrivare a diecimila. E' la drammatica previsione fatta dall'United States Geological Survey (Usgs), secondo cui ci sarebbe il 47% di probabilità che le vittime siano tra mille e diecimila, il 20% che siano tra diecimila e 100mila e il 27% che siano tra 100 e mille. Le stime dell'Usgs si basano sui dati storici dei terremoti nella regione, sulla popolazione e sulla vulnerabilità delle strutture nelle zone più colpite. I danni potrebbero ammontare a cifre che oscillano tra un miliardo e dieci miliardi di dollari.



In un primo momento, il Dipartimento della Protezione Civile aveva inizialmente diramato un allarme per un possibile maremoto a causa del sisma in Turchia ma l'allerta è stata successivamente revocata. "Si ferma a scopo cautelativo, dalle 6.30, la circolazione ferroviaria iniziando dalle regioni meridionali di Sicilia, Calabria e Puglia, con possibile successiva estensione all'alta Italia a seguito dell'allerta diramata dal Dipartimento della Protezione Civile, per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane dopo la scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 02.17. In conseguenza allo stop cautelativo potrebbero registrarsi possibili cancellazioni e ritardi in estensione anche in altre regioni", si leggeva in una nota diffusa questa mattina alle 6.30 da Ferrovie dello Stato.


Intanto, gli Stati Uniti hanno dato la disponibilità ad inviare "qualsiasi tipo di assistenza" ad Ankara mentre dall'Azerbaigian è già stata inviata una squadra di 370 persone per aiutare nei soccorsi. Il terremoto è stato avvertito anche nelle province centrali della Turchia e anche in Israele.

Anche Kiev e Mosca
si sono dette pronte a fornire assistenza. La Farnesina invece fa sapere che al momento "non risultano feriti o morti tra i connazionali" nelle zone colpite dal sisma in Turchia e Siria.
"A seguito del violento terremoto che questa notte alle 4:17 ha colpito le regioni della Turchia meridionale e della Siria settentrionale, l'Unità di Crisi del Ministero degli Esteri ha preso contatto con i connazionali presenti nel paese e sta agendo in stretto raccordo con le rappresentanze diplomatico-consolari italiane dell'area per verificare le condizioni delle comunità italiane nelle zone colpite. Al momento non risultano feriti o morti tra i connazionali", precisa la Farnesina.

"Un terremoto devastante ha scosso la Turchia e la Siria questa mattina, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria. L'Ue è pronta ad aiutare": scrive in un tweet l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell.

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