(Teleborsa) -
La qualità del credito a livello globale continua a erodersi. Nonostante la resilienza economica abbia sinora limitato il ritmo dei declassamenti, il rallentamento della
crescita, l'
inflazione persistente e l'i
nasprimento delle condizioni di finanziamento hanno spinto la
percentuale di rating negativi o sotto osservazione (negative bias) attorno
al 15%.
E' quanto segnala il
report "Global Credit Conditions Q2 2023: Balancing Resilience And Turbulence" di S&P, secondo cui i settori dei beni di consumo, della vendita al dettaglio, dei media, del real estate e, più in generale, quelli che si trovano sulla parte bassa della scala dei rating, sono i più a rischio degli atri.
Lo
scenario di base di S&P prevede che i
tassi di default raddoppino quest'anno, attestandosi ad
oltre il 4% negli Stati Uniti ed al 3,25% in Europa.
"Il pieno
impatto dell'aumento dei tassi di interesse richiederà tempo per materializzarsi. Lo stress bancario negli Stati Uniti e in Europa è un promemoria di quanto rapidamente può erodersi la fiducia", ha affermato Alexandra Dimitrijevic, responsabile globale della ricerca e sviluppo di S&P Global Ratings.
"Un decennio di
regolamentazione bancaria più rigorosa e la rapida
risposta delle autorità alla recente volatilità suggeriscono che
sarà evitato un contagio più ampio. Tuttavia, l'inflazione elevata richiederà che i tassi di interesse rimangano vicini ai livelli attuali e le condizioni di finanziamento probabilmente si inaspriranno in risposta ai maggiori controlli sulle banche”.
Il rapporto rileva anche che
i rischi al ribasso sono aumentati. Condizioni di finanziamento più rigide, combinate con standard di prestito più prudenti, potrebbero spingere molte economie verso un
atterraggio duro (hard landing) rispetto a quanto attualmente previsto nello scenario di base. I cambiamenti nel sentiment del mercato o la scoperta di nuovi stress latenti potrebbero innescare una
nuova volatilità. In particolare, il conflitto Russia-Ucraina e le tensioni USA-Cina continuano a rappresentare potenziali rischi di coda significativi.