Facebook Pixel
Milano 17:35
34.750,35 -0,03%
Nasdaq 18:52
18.253,86 -0,15%
Dow Jones 18:52
39.782,93 +0,06%
Londra 17:35
7.952,62 +0,26%
Francoforte 17:35
18.492,49 +0,08%

Fisco, Leo: a lavoro su 3 aliquote Irpef già nel 2024 ma dipenderà dalle risorse disponibili

Economia
Fisco, Leo: a lavoro su 3 aliquote Irpef già nel 2024 ma dipenderà dalle risorse disponibili
(Teleborsa) - Il vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha dichiarato che il ministero sta lavorando "per arrivare a tre scaglioni e tre aliquote Irpef già nel 2024". Leo nel corso dell'audizione sulla riforma fiscale nelle Commissioni finanze di Camera e Senato ha precisato che il dettaglio degli interventi dipenderà "dalle risorse che saranno disponibili, che nel corso di quest'anno saranno recuperate e di quelle che saranno previste nella prossima legge di bilancio".



Nella riforma fiscale a cui il governo sta lavorando "interverremo anche sui redditi immobiliari. Pensiamo di introdurre la cedolare secca anche per gli immobili non abitativi, per gli immobili commerciali", ha spiegato il vice ministro. "Regole semplici e accessibili, per migliorare un sistema che oggi è frammentato. Combatteremo l'evasione fiscale utilizzando banche dati e strumenti informatici", ha aggiunto. La riforma ha aggiunto Leo, consentirà di "mettere mano a 360 gradi ai tributi", intervenendo sul sistema per le persone fisiche, le imprese, i lavoratori autonomi.

"Penso che soprattutto per per quanto riguarda ipotesi di omesso versamento che oggi i contribuenti siano colpiti da una sanzione importante laddove c'è la cosiddetta evasione per necessita'" ha dichiarato il ministro. "Quindi – ha aggiunto – fermo restando che bisognerà applicare sanzioni rilevanti nel caso di omessa dichiarazione, di frode e via dicendo, penso che dove il contribuente ha esposto in dichiarazione l'imposta, poi ha pagato i dipendenti, i fornitori e magari ha un credito nei confronti della PA, si possono applicare sanzioni amministrative ma non quelle penali". "Quel caso, però, per evitare polemiche, lo dobbiamo affidare alla sensibilità del Parlamento", ha affermato.

Per quel che riguarda invece la mancanza del gettito dagli extraprofitti delle grandi società energetiche rispetto alle previsioni, il ministro Leo ha ammesso che c'è "qualche preoccupazione"."Il meccanismo della tassazione degli extraprofitti basato sui flussi Iva non è andato bene – ha spiegato – Rispetto agli 11 miliardi previsti ne sono entrati solo 2,8. C'è un differenziale di circa 8 miliardi e questo crea qualche preoccupazione. Vediamo se e come questo vada coperto".

Condividi
```