(Teleborsa) -
L'economia globale ha resistito a numerosi shock ma si trova
di fronte a grandi incertezze e impone quindi
politiche economiche flessibili. E' questa la conclusione del
vertice del G7 dei Ministri delle finanze e delle banche centrali, tenutosi a Niigata, in Giappone, lo scorso weekend.
"Di fronte alle
molteplici e complesse sfide globali - si legge nella dichiarazione finale - abbiamo rinnovato il nostro impegno a
sostenere un sistema multilaterale, libero, equo e basato sulle regole ed abbiamo accresciuto il nostro impegno, assieme ai partner internazionali, a raggiungere nuovi traguardi, attraverso un
ampio dialogo, per far progredire la cooperazione internazionale e fornire prosperità per tutti".
Nella due giorni preparatoria al G7 dei capi di Stato, i Ministri delle finanze de G7 hanno scambiato opinioni sui recenti sviluppi economici globali e sulle principali sfide per
promuovere una crescita solida e sostenibile e si sono impegnati ad
affrontare insieme una serie di sfide economiche globali, combattere la povertà e conseguire una crescita globale forte, sostenibile, equilibrata e inclusiva.
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L'economia globale ha mostrato resilienza contro molteplici shock, tra cui la pandemia di COVID-19, l'aggressione della Russia contro l'Ucraina e le pressioni inflazionistiche. Tuttavia, dobbiamo
rimanere vigili, agili e flessibili nella politica macroeconomica in un contesto di
accresciuta incertezza sulle prospettive economiche globali", affermano i Paesi del G7.
"Siamo
impegnati su un mix di politiche macroeconomiche orientate alla stabilità e alla
crescita, che sostengono la
sostenibilità fiscale nel medio termine e la
stabilità dei prezzi", afferma il comunicato finale, facendo cenno ad una politica fiscale a beneficio delle fasce più vulnerabili e degli investimenti nel green e nel digitale.
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L'inflazione rimane elevata e le banche centrali restano fortemente
impegnate a raggiungere la stabilità dei prezzi, in linea con i rispettivi mandati", si legge nel comunicato delle dichiarazioni finali, che aggiunge
"riaffermiamo gli impegni assunti a maggio 2017 sui tassi di cambio" e "sottolineiamo nuovamente
l'importanza delle riforme dal lato dell'offerta, specialmente quelle che aumentano l'offerta di lavoro ed il miglioramento della produttività. Sottolineiamo inoltre il ruolo cruciale delle donne e dei gruppi sottorappresentati per il successo a lungo termine delle nostre economie attraverso la promozione dell'inclusione, diversità e innovazione".
Il G7 ha anche ribadito il pieno
"sostegno all'Ucraina per tutto il tempo necessario" e si è detto "
unito nella condanna della guerra di aggressione illegale, ingiustificabile e non provocata della
Russia contro l'Ucraina". "Siamo fermamente impegnati a continuare ad affrontare l'urgente finanziamento a breve termine dell'Ucraina, oltre a sostenere i paesi vicini ed altri paesi gravemente colpiti", afferma il G7.
"Continueremo a lavorare a stretto contatto con le autorità di vigilanza e di regolamentazione per
monitorare sviluppi del settore finanziario e tenersi
pronti a intraprendere le azioni appropriate per mantenere stabilità finanziaria e la resilienza del sistema finanziario globale", afferma il G7, riconoscendo che "il
sistema finanziario è resiliente, sostenuto dalle riforme della regolamentazione finanziaria attuate dopo la Crisi finanziaria globale del 2008, compresi gli aumenti dei livelli di capitale delle banche e la liquidità, un quadro internazionale adatto a risolvere efficacemente le istituzioni fallire, il rafforzamento della cooperazione transfrontaliera in materia di regolamentazione e vigilanza".
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Siamo determinati ad affrontare con urgenza il cambiamento climatico, attraverso un'azione su vasta scala in questo decennio critico, al fine di mantenere entro il limite di 1,5 gradi l'aumento della temperatura globale, in modo da raggiungere ed evitare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico", sottolinea il G7, rinnovando gli impegni dell'Accordo di Parigi.
"L'insicurezza energetica causata dalla guerra di aggressione della Russia ha rafforzato la nostra
determinazione ad accelerare ulteriormente la nostra azione per il clima e promuovere una
transizione ordinata ed equa per raggiungere l'obiettivo di riduzione delle emissioni entro il 2030 e raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2050 o prima", si legge nel comunicato finale, in cui si ribadisce "l'impegno a
rafforzare la cooperazione e il coordinamento internazionali in materia politiche di mitigazione del cambiamento climatico" e ad "aumentare gli
sforzi congiunti per mobilitare finanziamenti per il clima, con l'obiettivo di affrontare i due obiettivi della mitigazione e dell'adattamento climatico".