(Teleborsa) -
Sono 28 milioni gli italiani propensi, da giugno a settembre, ad effettuare almeno una vacanza, per un totale di 60 milioni di partenze, generando una
spesa complessiva di circ
a 41 miliardi di euro. Lo rileva l' Osservatorio del Turismo di Confcommercio in collaborazione con Swg e dalle elaborazioni dell'Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat sottolineando che il mese di agosto, in particolare, è scelto da
16,4 milioni di connazionali, per un totale di 19,3 milioni di partenze - dato che, in alcuni casi, si programma più di un viaggio nel mese - con una spesa complessiva messa a budget di
14 miliardi di euro.Stabile il primato delle mete nazionali anche se si conferma il ritorno, dopo la pandemia, dei viaggi all'estero: 7 italiani su 10 restano comunque, anche ad agosto, entro i confini nazionali. Si sceglie il mare nella metà dei casi, soprattutto per le vacanze di 7 giorni o più. Sul versante della spesa, dove un terzo del campione intervistato percepisce incrementi del costo dei trasporti superiori al 30%, trainati da quelli dei voli per raggiungere le mete prescelte, i viaggiatori reagiscono proponendosi di spendere, in 4 casi su 10, cifre in linea con quelle del 2022: 3 su 10 però sono disposti a spendere più dello scorso anno.
Nei primi cinque mesi le presenze turistiche nel complesso delle strutture ricettive sono superiori del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma rispetto a due mesi fa, sia i dati sulle presenze che indagini di mercato indicano un rallentamento della dinamica dei flussi turistici italiani. Pesano negativamente tre fattori. Una stagione partita in ritardo, con maggio e giugno segnati da condizioni meteorologiche sfavorevoli. Poi le endemiche questioni logistiche che hanno colpito soprattutto i trasporti aerei. Infine l'elevata inflazione che, pure in fase di sensibile riduzione, amplificando il peso delle spese obbligate riduce gli spazi di scelta per i consumi legati al tempo libero, in primis svago, cultura e turismo.