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BCE verso l’inizio di una fase nuova?

Attesa una pausa della stretta sui tassi. Prossima fermata a dicembre

Economia
BCE verso l’inizio di una fase nuova?
(Teleborsa) - Torna a riunirsi oggi il Consiglio del direttivo della BCE che deciderà in materia di politica monetaria. Il board, rispetto alla tradizionale Francoforte, si trasferirà ad Atene ospitato dalla Banca centrale di Grecia.

Gli analisti non si aspettano un rialzo dei tassi, dopo vari ritocchi all'insù consecutivi ed una economia che rischia di scivolare in recessione. Stavolta, dunque, l'aspettativa è di uno status quo e di un rinvio delle decisioni al meeting di dicembre quando saranno pubblicate le stime degli esperti della BCE su inflazione, disoccupazione e PIL.

A settembre il tasso di inflazione in area Euro è sceso al 4,3% su base annua, rispetto al 5,2% di agosto: un calo in linea con le attese del mercato, che porta l’Indice dei Prezzi al Consumo al livello più basso degli ultimi due anni. Secondo gli addetti ai lavori, questo rallentamento potrebbe indicare il raggiungimento del picco inflattivo in Eurozona, confermando il successo della politica monetaria restrittiva messa in campo dalla Banca Centrale Europea e spingendola a optare per una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi.

Prossima fermata a dicembre
Nessun aumento dei tassi o cambio di rotta in vista. "Prevediamo che il Consiglio resterà aperto a possibili ulteriori rialzi, se le prospettive di inflazione dovessero peggiorare, pur sottolineando l’adeguatezza dell'attuale livello dei tassi", spiega Nadia Gharbi, Senior Economist di Pictet Wealth Management.
"Crediamo che la decisione di prendere una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi di intesse sia legata alle pressioni inflazionistiche in calo a settembre, ai deboli dati sul PIL delle economie della Zona Euro, al forte rialzo dei rendimenti dei bond (governativi e corporate) e alle condizioni inasprite nel mercato del credito ben oltre le attese nel terzo trimestre (come riportato dalla bank lending survey)" - rilancia Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia -. Questi elementi saranno usati come efficaci argomentazioni dai banchieri più "dovish" del Consiglio per convincere anche i membri più falchi dell’istituto di Francoforte a fermare il processo di rialzi del costo del denaro in Europa.

Possibili tagli nel 2024
"Ci aspettiamo che la BCE lasci i tassi invariati nel suo meeting di ottobre, per darsi il tempo di valutare l’impatto dell’inasprimento delle condizioni monetarie. A nostro avviso, la pausa non sarà indicativa di un cambio di direzione, perché crediamo che la BCE non abbia ancora raggiunto il livello più alto nel suo ciclo di rialzi dei tassi", afferma Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors.
"In questa riunione non ci aspettiamo novità significative sulle prospettive di reinvestimento del Pepp. Rimaniamo convinti che la BCE non interverrà sui tassi prima della seconda metà del 2024", dichiara Shaan Raithatha, Senior Investment Strategist di Vanguard.
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