(Teleborsa) -
Julius Baer, importante società svizzera attiva nel wealth management, attualmente
non prevede che il livello di utile netto per l'intero anno 2023 raggiunga quello raggiunto nel 2022, che è stato il secondo migliore nella storia del gruppo. Ciò "a seguito dell'aumento degli accantonamenti sui crediti a novembre e dell'aumento da inizio anno dell'aliquota fiscale effettiva", si legge in una nota.
Nei primi dieci mesi del 2023 Julius Baer afferma comunque di aver goduto di uno "
slancio operativo generalmente solido", con afflussi netti che hanno sostenuto la crescita del patrimonio gestito. Il coefficiente patrimoniale CET1 del Gruppo è migliorato al 16,1% entro la fine di ottobre 2023.
Nei primi dieci mesi del 2023 gli
assets under management sono aumentati di 11 miliardi di franchi (+3%) attestandosi a 435 miliardi di franchi. L'aumento è stato trainato principalmente dai continui afflussi netti di nuovi fondi e da una performance netta positiva del mercato azionario globale, in parte controbilanciata da un impatto valutario negativo derivante dal rafforzamento da inizio anno del franco svizzero rispetto alla maggior parte delle principali valute.
Nell'ambito di una gestione prudente del bilancio, Julius Baer verifica regolarmente la qualità del proprio portafoglio prestiti. Al 19 novembre 2023, il gruppo ha contabilizzato
rettifiche di valutazione per un totale di CHF 82 milioni (CHF 66 milioni al netto delle imposte), di cui CHF 70 milioni sono stati contabilizzati nel portafoglio crediti del Gruppo dopo il 31 ottobre 2023.
(Foto: Photo by Sean Pollock on Unsplash)