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Salvini: no a sciopero di 24 ore il 15 dicembre. Landini: attacco a diritto garantito dalla Costituzione

Economia
Salvini: no a sciopero di 24 ore il 15 dicembre. Landini: attacco a diritto garantito dalla Costituzione
(Teleborsa) - "Lo dico prima: io tutelo il diritto allo sciopero perché è un diritto costituzionale. Però ho anche il dovere di garantire il diritto ad andare a lavoro degli italiani che non possono rimanere a piedi. Se porti sul tavolo uno sciopero di 24 ore allora no, per 24 ore non hai diritto di fermare il Paese". Così il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando dello sciopero di 24 ore dei trasporti indetto dai sindacati di base per venerdì 15 dicembre all'assemblea di Confimi Industria.

Immediata la risposta del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Le parole di Matteo Salvini – ha dichiarato il sindacalista rispondendo ai cronisti a Bruxelles – "in realtà mascherano un attacco al diritto di sciopero. Nel nostro Paese è la Costituzione che lo garantisce. Lo sciopero non è un diritto delle organizzazioni sindacali o di qualche sindacalista, è un diritto delle persone". "In Italia esiste una legge voluta dal sindacato, che da altri parti in Ue non esiste, in cui noi abbiamo accettato di regolamentare lo sciopero nei settori pubblici", ha aggiunto Landini secondo cui la precettazione "è inaccettabile, ed è una logica autoritaria e anti-democratica".

Il sindacalista ha ricordato che "la prossima settimana ci sarà a Bruxelles, il 12 dicembre, una manifestazione di tutti i sindacati europei con l'obiettivo di non tornare alle regole dell'austerità. Noi abbiamo voluto far presente la posizione del sindacato italiano: l'esperienza delle misure messe nella pandemia non può essere una parentesi. Servono investimenti e serve una politica economica e sociale diversa".

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a Bruxelles ha incontrato il commissario Ue Paolo Gentiloni e la presidente della commissione Econ del Parlamento Europeo, Irene Tinagli.

Le parole del ministro Salvini sono state commentate anche dal segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. "Non ci siamo mai sottratti con le nostre federazioni e come confederazione al confronto" sugli scioperi nel trasporto pubblico locale e "siamo aperti a ogni prospettiva di migliorare, rafforzare la legislazione", che in Italia però è "abbastanza chiara". "Restiamo convinti che la legislazione italiana sull'esercizio del diritto di sciopero sia abbastanza chiara – ha detto a margine dell'assemblea organizzativa della confederazione – niente lascia all'immaginazione. Bisogna rispettare quelle norme, cosa che ha sempre fatto la Cisl rispettando la commissione di garanzia che deve rimanere un luogo autonomo, indipendente, dalla politica. E bisogna contemperare il giusto esercizio del diritto di sciopero con l'altrettanto giusto e doveroso diritto dei cittadini ad avvalersi dei servizi pubblici essenziali. Non c'è nulla da cambiare, si può sicuramente migliorare. Siamo aperti al confronto, al dialogo. Ma nessuno pensi di mettere minimamente in discussione il diritto costituzionale allo sciopero generale. Alzeremmo veramente le barricate".
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