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Trimestre anti-inflazione, "iniziativa mai veramente decollata": l'indagine di Altroconsumo

Agroalimentare, Economia
Trimestre anti-inflazione, "iniziativa mai veramente decollata": l'indagine di Altroconsumo
(Teleborsa) - Offrire un paniere di beni di largo consumo, fra cui molti beni alimentari, a prezzi ribassati per cercare di contenere i prezzi e tutelare il potere d’acquisto delle famiglie italiane: questo l'intento del trimestre anti inflazione, l'iniziativa concordata tra governo, Grande distribuzione e produttori in vigore dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023.

Per verificare l’andamento dell’iniziativa e farne un bilancio complessivo in termini di effettivo risparmio generato per i cittadini, Altroconsumo ha condotto un monitoraggio dei prezzi di 125 categorie di prodotto in 15 punti vendita di 8 catene (super, iper e discount) tra Roma e Milano, verificando quali tipologie sono state inserite nel carrello e quale sia stato l’andamento dei prezzi rispetto al passato e riguardo alla media degli altri prodotti della categoria, non coinvolti dall’iniziativa.

Uno step intermedio di analisi, effettuato a metà dicembre, mostrava già l’impatto limitato che l’iniziativa stava avendo in termini di risparmio per le famiglie italiane. L’Organizzazione, infatti, ha “accompagnato” l’iter dell’iniziativa governativa per verificarne l’efficacia ad inizio, metà e fine Trimestre: dopo la partenza a stento, già a metà dicembre si è registrato un netto calo nel numero dei prodotti del Carello tricolore (-37%).

Nel trimestre anti-inflazione i prezzi dei prodotti nel carrello tricolore - quasi sempre della marca del distributore - sono effettivamente diminuiti rispetto ai mesi precedenti, ma nel 65% dei casi non erano i più economici sullo scaffale.

In generale, la scarsa numerosità di referenze selezionate e l’assenza di prodotti in alcune categorie molto acquistate dagli italiani hanno reso impossibile effettuare una spesa completa anche solo dei prodotti essenziali, limitando di molto la reale possibilità di risparmio per le famiglie.


“Nato tra migliori auspici e grandi annunci, il carrello tricolore non è mai veramente decollato e, anzi, in molti casi è rimasto abbandonato anzitempo tra le corsie: è questo il saldo finale che possiamo trarne, dopo averne accompagnato passo passo l’iter per verificarne la reale efficacia. Prova ne è che, dopo la partenza a rilento e disorganizzata che abbiamo raccontato, con diversi “distinguo” dai punti vendita, già a metà dicembre in gran parte delle catene distributive l’iniziativa è sembrata in via di dismissione. Si motiva probabilmente così - e non con gli effetti taumaturgici sull’abbassamento dell’inflazione generale, fortunatamente merito di altri fattori – la decisione del governo di non rinnovare, a questo punto correttamente, la misura alla sua scadenza naturale” spiega Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo.

"Di certo c’è che i benefici reali e aggiuntivi per i cittadini sono stati modesti:
la scarsa numerosità di referenze selezionate dalla Gdo e l’assenza di prodotti calmierati in alcune categorie ad alta frequenza di acquisto (come olio, acqua minerale, dentifricio, oltre a tutto il fresco) hanno seriamente compromesso la possibilità di fare una spesa completa a prezzi ridotti, anche solo dei prodotti essenziali. A ciò si aggiunga che nel trimestre anti-inflazione i prodotti del carrello tricolore non erano i più economici a scaffale ben nel 59% dei casi. In più, nel mese di gennaio – a trimestre anti-inflazione terminato – i prezzi dei prodotti che prima erano in promozione con il carrello tricolore non sono tornati ad aumentare, come sarebbe stato normale al termine di offerte realmente significative, cioè che avessero realmente influenzato i prezzi. Nella stragrande maggioranza dei casi i prezzi sono invece rimasti esattamente gli stessi e in alcuni casi sono persino diminuiti. Le evidenze che questa promozione sia stata interpretata solo come un “logo” da apporre agli scaffali, in sostanza, restano. Infatti, anche il numero di promozioni totali – a gennaio – non è diminuito, come sarebbe stato comprensibile visto che il trimestre anti-inflazione è terminato ma, anzi, è paradossalmente aumentato: a conferma del fatto che le offerte “carrello tricolore” non si sono aggiunte alle altre promozioni da sempre fatte dalla grande distribuzione, ma si sono piuttosto mescolate a quelle già esistenti senza determinare, quindi, modifiche sostanziali ed effetti durevoli", conclude Cavallo.
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