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Protesta agricoltori va avanti. Emendamento taglia Irpef entra nel decreto Milleproroghe

Economia
Protesta agricoltori va avanti. Emendamento taglia Irpef entra nel decreto Milleproroghe
(Teleborsa) - Franchigia per esentare dal pagamento i redditi agrari e dominicali fino a 10.000 euro, e la riduzione del 50% dell'importo da pagare per i redditi tra i10.000 e i 15.000 euro. È quanto dovrebbe prevedere la soluzione individuata dal governo per gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice che dovrebbe trovare spazio all'interno del decreto Milleproroghe. Secondo quanto riportato da RaiNews, il ministro Giancarlo Giorgetti, il vice ministro Maurizio Leo e il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, stanno predisponendo "un emendamento governativo sulla problematica dell'Irpef".

Le rassicurazioni del ministro dell'Agricoltura non sono però bastate a far smobilitare i trattori dalla Capitale. L'ala più dura ha infatti annunciato 20mila persone con mezzi agricoli al Circo Massimo per giovedì alle 15. Il punto di raccolta sulla Nomentana resta il quartier generale: altri mezzi sono attesi sia dal Nord sia dal Sud della Penisola. Intanto oggi nuovi cortei a Rimini, a Cagliari e in Sicilia. Salvatore Fais, portavoce di Riscatto Agricolo, parlando ad Agorà su Rai 3 ha ribadito che l'obiettivo della protesta "è un tavolo tecnico dove partecipare sempre con il governo. Primo punto per importanza, è quello dei costi dei nostri prodotti. Bisogna lavorare immediatamente su questa cosa".

"Sull'Irpef insieme ai colleghi Giorgetti e Leo stiamo lavorando a una ulteriore proposta che garantisca, nel modo più rilevante possibile gli imprenditori agricoli. Il sostegno al reddito dei più deboli e l'abbattimento dei costi di produzione, in un quadro di equità, restano la stella polare dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni e spero che chiunque, al di là della collocazione parlamentare, abbia a cuore il sistema agricolo", ha ribadito il ministro Lollobrigida.

La Lega, che si è riunita oggi pomeriggio con il leader Matteo Salvini, ha chiesto che la soglia di reddito per il taglio dell'Irpef sia portata a 30mila euro. Anche secondo il leader di Azione, Carlo Calenda, "l'emendamento al Milleproroghe non è sufficiente per risolvere il problema".

Il ministro ha sottolineato poi che "il Governo italiano, fuori dai nostri confini, non guarda al partito di appartenenza dei singoli ma valuta se le proposte siano utili a dare o meno risposte ai nostri agricoltori. Come accaduto in diverse occasioni, a partire dal primo giorno di insediamento al ministero dell'Agricoltura, non avrò alcuna remora nell'aderire alle condivisibili sollecitazioni che giungono da colleghi parlamentari". "Ringrazio Azione per i suggerimenti ma, anche stavolta, sosterrò quelle proposte che hanno lo stesso nostro interesse nel tutelare gli imprenditori agricoli, come quella avanzata dal ministro francese Marc Fesneau sul principio di reciprocità - ha aggiunto Lollobrigida - per evitare che nella nostra Nazione arrivino merci provenienti da Paesi terzi che non rispettano le stesse regole imposte ai nostri agricoltori".

"Con il collega Fesneau abbiamo avuto, più volte, modo di condividere molte posizioni rilevanti, a partire dalle battaglie contro il cibo sintetico e in favore della deroga per poter utilizzare i terreni illogicamente messi a riposo. Inoltre, dalla Francia - ha concluso il ministro - abbiamo incassato il sostegno su documenti particolarmente importanti, come quello sull'uomo bioregolatore, sul contrasto all'eccesso di proliferazione di ungulati e sui grandi carnivori e condividiamo la cabina di regia per affrontare in termini strategici la Peste suina africana".
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