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Pisa, Piantedosi: "Niente processi sommari alle forze di polizia"

Il ministro dell'Interno nella sua informativa alla Camera: "Carica per garantire l'incolumità agenti. Ma contatto fisico con ragazzi minorenni è una sconfitta"

Economia
Pisa, Piantedosi: "Niente processi sommari alle forze di polizia"
(Teleborsa) - "La visione delle immagini degli scontri di Pisa, circolate sui media, ha turbato anche me. Siamo aperti a ogni analisi e autocritica allorquando, anche una sola manifestazione o un solo momento di una singola manifestazione, tra le migliaia che si svolgono ogni anno, impone un approfondimento. Tutti auspichiamo che le manifestazioni pubbliche si svolgano pacificamente e senza incidenti e quando si giunge al contatto fisico con ragazzi minorenni è comunque una sconfitta ed è ancor più necessario svolgere ogni verifica con puntualità, obiettività e trasparenza". Nell'Aula della Camera il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha preso la parola per rendere le sue comunicazioni sui fatti di Pisa in cui diversi studenti e manifestanti pro-Palestina sono stati manganellati dalla polizia. A chiedere il suo intervento a Montecitorio sono state le opposizioni. Alle 15 ha preso il via la replica dell'informativa al Senato.

"Consentitemi di sottolineare il diritto degli appartenenti alle forze di polizia di non subire processi sommari. Sono lavoratori che meritano il massimo rispetto! La gestione dell'ordine pubblico – ha detto Piantedosi – è un impegno quotidiano, delicato e non privo di rischi, svolto con la massima dedizione dalle donne e dagli uomini in divisa. Respingo fermamente ogni tentativo di coinvolgere, nelle polemiche politiche, il lavoro delle Forze di polizia, presidio delle Istituzioni democratiche a cui è rimesso il compito, fondamentale e imprescindibile, di garantire a tutti, in modo imparziale, l'esercizio del diritto di riunione e di manifestazione del pensiero, in piena sicurezza per i manifestanti stessi, gli operatori di polizia, i cittadini e i luoghi interessati".

Alla manifestazione di Pisa di venerdì scorso, "per garantire l'incolumità degli operatori di polizia, compressi contro l'automezzo collocato alle loro spalle, veniva effettuata una carica di alleggerimento, consentendo al personale di avanzare di qualche metro e di allentare così la pressione dei manifestanti – è la ricostruzione del ministro dell'Interno nella sua informativa alla Camera –. In precedenza gli agenti avevano tenuto la posizione utilizzando i soli scudi, nonostante i manifestanti continuassero a mettere in atto una pressione con spinte, calci, insulti, sputi e tentativi di sottrarre gli scudi".

Piantedosi ha puntualizzato che per la manifestazione di Pisa di venerdì scorso, "in totale violazione di legge, non era stato presentato alcun preavviso alla questura". La questura – ha aggiunto il ministro – avendone avuta notizia, ha cercato più volte, senza esito, di contattare gli organizzatori per ottenere informazioni in merito al tipo di iniziativa che sarebbe stata svolta e al relativo percorso, al fine di poter disporre idonei servizi di ordine pubblico".

"Ho condiviso pienamente – ha proseguito il ministro – le parole pronunciate dal presidente Mattarella all'indomani degli scontri di Pisa. Come il capo dello Stato sono convinto anch'io che l'autorevolezza delle forze di polizia non si nutre dell'uso della forza. Questa autorevolezza si fonda sul sacrificio di centinaia di caduti nella lotta al terrorismo e alla criminalità, nella leale difesa delle istituzioni democratiche anche negli anni più bui della Repubblica, nella capacità di accompagnare con equilibrio e professionalità lo sviluppo della società italiana".


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