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Recupero delle materie, tecnologia applicata e Agenda 2030 da rispettare: tra le eccellenze laziali spicca Cartoneco

Economia, Sostenibilità
Recupero delle materie, tecnologia applicata e Agenda 2030 da rispettare: tra le eccellenze laziali spicca Cartoneco
(Teleborsa) - L'economia circolare in Italia sta crescendo notevolmente e il nostro Paese si sta affermando come leader nell'Unione Europea. Questo posizionamento è confermato dai dati del rapporto 2022 del Circular Economy Network e dalla School of Management del Politecnico di Milano, che mostrano l'incremento del tasso di utilizzo circolare di materia e l'aumento degli investimenti in pratiche circolari da parte delle aziende.

Nel 2020, l'Unione Europea registrava un tasso di utilizzo circolare di materia del 12,8%, mentre l'Italia si posizionava al 21,6%, seconda solo alla Francia (22,2%). La Germania, in confronto, raggiungeva solo il 13,4%. Questi dati evidenziano la posizione di leadership dell'Italia nell'ambito dell'economia circolare. Le aziende italiane stanno infatti adottando pratiche circolari a un ritmo crescente: basti pensare che nel 2022, il 57% delle aziende ha implementato almeno una pratica di economia circolare, rispetto al 44% del 2021.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato 2,1 miliardi di euro per l'economia circolare, con l'obiettivo di ridurre l'uso di materie prime e incrementare il recupero delle materie seconde. Di questi fondi, 1,5 miliardi sono destinati ai comuni per nuovi impianti di trattamento e riciclo, mentre 600 milioni sono per "progetti faro" in settori strategici come i RAEE, la carta, le plastiche e i tessili.

Nello specifico, il PNRR ha destinato 106 milioni di euro al settore della carta e del riciclo, parte di un investimento complessivo di 321 milioni per 58 impianti, tra cui 16 cartiere e 42 siti di trattamento dei rifiuti cartacei. Questo investimento contribuirà a incrementare la capacità di trattamento dei maceri, con una capacità totale di 844 mila tonnellate, di cui 415 mila al Sud. Se la raccolta differenziata della carta aumentasse al 15% del totale dei rifiuti urbani, si potrebbero raccogliere ulteriori 705 mila tonnellate.

L'industria della carta in Italia, d’altronde, mostra già tassi di riciclo superiori al 90%, superando l'obiettivo UE dell'85% per il 2030. Una eccellenza sul territorio laziale è costituita dall’Apea (Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata) Cartoneco, la cui missione si basa su cinque concetti chiave dell’economia circolare, applicata al sottoprodotto cartone: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero, Agenda 2030 ed Innovazione.

Forte del terzo posto nel contest MakeITcircular del Maker Faire Rome 2023, Cartoneco ha creato una Rete d'Impresa nello stesso anno, riunendo 9 partner tra aziende, cooperative sociali, start-up innovative e inclusive, e istituti di ricerca.
L'obiettivo è promuovere la simbiosi industriale, trasformando i residui del cartone in risorse preziose. Invece di finire tra i rifiuti, questi materiali vengono reintrodotti nel ciclo produttivo, diventando soluzioni versatili, utili e sostenibili.

Tanti i campi di applicazione, a seguito di deposito dei brevetti, con la realizzazione di oggetti di eco-design come cestini portavasetti, manichini da impiegare in rievocazioni storiche per sostenere il turismo locale e ancora complementi d’arredo dedicati ai pet, cornici, scaffali impilabili o elementi protettivi come paraspigoli.

APEA Cartoneco si impegna ogni giorni a favorire la collaborazione tra aziende, incoraggiando lo sviluppo di nuove idee e pratiche sostenibili. Inoltre, promuove l'inclusione sociale e il supporto a persone svantaggiate, collaborando con cooperative e organizzazioni sociali, e sostiene attivamente la parità di genere. Grazie a questa visione, la Rete d’imprese non solo contribuisce a ridurre gli sprechi, ma crea anche opportunità per una società più equa e inclusiva, nel pieno rispetto dei propri valori e degli obiettivi dell’Agenda 2030.

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