(Teleborsa) - I
risultati delle elezioni europee da soli non hanno implicazioni significative sul credito per l'Italia. Tuttavia,
sottolineano la finestra di stabilità del governo di destra per attuare la sua agenda politica. Lo afferma Morningstar DBRS in un report sul tema, evidenziando che si tratta di una rara opportunità nella politica italiana, caratterizzata da frequenti cambi di governo che hanno ostacolato la capacità del Paese di affrontare le sfide strutturali di lunga data.
L'agenzia di rating non si aspetta che il governo si discosti in modo significativo dall'attuale
approccio pragmatico alla strategia fiscale ed economica. Ciò continuerà a essere in gran parte condizionato dall'attuazione del piano nazionale rivisto di ripresa e resilienza e dalle regole fiscali europee riformate.
Morningstar DBRS fa notare che nei prossimi anni il
rapporto debito pubblico/PIL resterà sotto pressione a causa degli effetti di aumento del debito derivanti dagli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie. In questo contesto, il governo dovrà compiere un difficile equilibrio tra l'attuazione delle sue priorità politiche, come la proroga dei tagli fiscali dopo il 2024, e la necessità di ridurre il deficit fiscale nel tempo.
Il Patto di stabilità e crescita riformato, entrato in vigore il 30 aprile 2024, limiterà lo spazio di manovra del governo. La prossima pietra miliare su questo fronte sarà la presentazione da parte del governo, entro il 20 settembre, del suo piano strutturale di bilancio a medio termine. "Ci aspettiamo che il
governo mantenga l'impegno a ridurre il deficit fiscale dopo diversi anni di deficit molto elevati, gonfiati dalle misure anticrisi e dagli effetti contabili dei programmi di ristrutturazione immobiliare", viene sottolineato.