(Teleborsa) - La
bozza di revisione del Regolamento Ue Ecodesign introduce criteri tecnici che mantengono sul mercato sia le caldaie a condensazione sia quelle tradizionali. E` un passo avanti importante verso
un approccio piu` pragmatico alla transizione energetica, meno ideologico e piu` attento alle esigenze reali delle famiglie.
Una
correzione di rotta significativa rispetto alla proposta di due anni fa, che avrebbe escluso tutte le caldaie sottovalutando il loro potenziale di riduzione dei consumi e delle emissioni, soprattutto se alimentate con gas rinnovabili.
Il segnale e` particolarmente rilevante per l’Italia:
il 70% delle abitazioni utilizza il gas naturale e il patrimonio edilizio nazionale – datato, inefficiente e per lo piu` condominiale – rende molto limitata la possibilita` di diffusione delle pompe di calore elettriche. Su 16,6 milioni di abitazioni in classe F e G, solo 5,9 milioni potrebbero installarle; considerando anche il reddito delle famiglie, il numero scende a 1,76 milioni.
Consentire l’uso di caldaie a gas moderne significa offrire alle famiglie una soluzione immediata, accessibile e concreta per decarbonizzare i propri consumi energetici.
"La
decarbonizzazione del settore domestico – ha sottolineato il
Presidente di Proxigas, Pier Lorenzo Dell’Orco – deve partire dalle possibilita` reali dei consumatori e prevedere piu` soluzioni, non una sola. Solo cosi` potremo coinvolgere tutti, soprattutto i piu` vulnerabili". "Affidarsi a un’unica tecnologia – prosegue Dell’Orco – non ci permettera` di centrare gli obiettivi europei. Mettere in campo
tutte le opzioni disponibili aumenta le possibilita` di successo".
"Le tecnologie possono essere piu` o meno sostenibili ed efficienti a seconda di come le alimentiamo – ha aggiunto il
Direttore Generale di Proxigas, Marta Bucci –. Ricordiamo che oggi
le pompe di calore elettriche sono alimentate per il 70% da energia elettrica prodotta bruciando gas, cosi` come il teleriscaldamento, alimentato per piu` del 70% da gas metano".
"Dobbiamo sostenere la sostituzione delle
vecchie caldaie con quelle a condensazione, piu` efficienti e progressivamente alimentate da quote crescenti di biometano e gas verdi. E` essenziale proseguire su questa linea rispetto alla Direttiva EPBD, la cosiddetta "Direttiva Case Green", che l’Italia deve ancora recepire", conclude Bucci.