Facebook Pixel
Milano 17:35
33.881,5 +0,74%
Nasdaq 21:27
17.410,7 -0,47%
Dow Jones 21:27
37.785,01 +0,08%
Londra 17:35
7.877,05 +0,37%
Francoforte 17:35
17.837,4 +0,38%

La prova ontologica

Se l'accelerazione della crescita è pensabile, allora deve esistere.

L'analogia con la seconda parte del rialzo 2003-2008, sul piano psicologico, sta invece nel fatto che il mercato, a questo punto, si sente, come allora, pienamente in diritto di stare al livello in cui sta, per quanto alto questo possa apparire. La differenza è nella giustificazione di questo atteggiamento.

A partire dal 2005 e fino al crash del 2008 il rialzo viene razionalizzato guardando al passato. È la teoria della Grande Moderazione. Abbiamo imparato una volta per tutte, ci si ripete ogni giorno in quegli anni, a crescere senza inflazione e senza eccessivi disavanzi pubblici. Poiché la moderazione è qui per restare, non avremo i classici fenomeni di surriscaldamento che tradizionalmente mettono fine a un ciclo espansivo. Quindi la crescita economica e il rialzo azionario dureranno fino a che uno shock esogeno non li interromperà.

KantOggi la razionalizzazione viene fatta guardando al futuro e non più pensando a uno stato stabile e nirvanico come quello della Grande Moderazione ma ipotizzando un percorso dinamico di redenzione e rinascita. Abbiamo sofferto, ci si dice, sotto il peso del deleveraging e dell'austerità, abbiamo attraversato questi anni disintossicandoci con fatica dagli eccessi del decennio scorso (quello in cui ci si sentiva così moderati). Ora la fase di espiazione volge al termine e possiamo godere, nei prossimi anni, del frutto di questi sacrifici. La crescita globale sta per accelerare in modo sincronizzato (con l'eccezione di alcuni emergenti e con qualche sbavatura in Cina) e senza inflazione. Il bello, quindi, deve ancora arrivare.

Il mercato crede così tanto nella tesi dell'accelerazione sincronizzata che rifiuta di considerare pericolosi il rallentamento americano in questo trimestre, la fragilità europea evidente in alcuni dati recenti e la recessione, breve ma intensa, che il Giappone subirà nel secondo trimestre. Nemmeno la questione ucraina, il tipico potenziale shock esogeno, scuote le certezze con la sola eccezione, finora, della borsa tedesca. La tesi dell'accelerazione è insomma così bella, solida e perfetta che deve per forza avere dignità di esistenza, avrebbe detto Anselmo, anche nella realtà esterna.

(Nella foto: Kant. Cento talleri pensati sono diversi da cento talleri in tasca)
Condividi
"
Altri Top Mind
```