Brevi note sulle elezioni USA:
- è la democrazia, baby – popolo sovrano: rileggersi qualche Costituzione e Orwell, per favore
- il sostegno sfacciato e pressante del 99% dei media non è stato sufficiente: anzi, forse ha aggravato una innata emanazione di “scarsa empatia” di Hillary Clinton
- questo prova (seconda volta dopo Brexit) che i media a loro volta si stanno dissociando dalla base popolare, che credono di controllare attraverso i social: ma non è così
- l'immagine collettiva di Trump parte da una base così bassa che può solo migliorare
- la reazione dei mercati va presa con le molle: continuano a mancare tendenza e profittabilità direzionale e continua a valere in ogni virgola quanto scritto nei post precedenti, in particolare L'ultima onda, La memoria lunga dei mercati e un vecchio post di Aprile 2015 a cui magari dare un'occhiata Eutanasia dell'investitore senza utilità
Ciò detto, ed è fin troppo per il momento, può essere utile impostare ragionamenti di più largo respiro.
Viaggiare è uno dei pochi modi che ci sono per capire veramente le cose. L'occasione per me è venuta dal convegno mondiale dell'analisi tecnica che si è svolto a Sydney a fine ottobre: ho colto questo occasione per fare una tappa, prima del convegno, in una grande città asiatica,
Bangkok.
Premetto che (ovviamente è un mio limite) non avevo mai visto prima una grande città asiatica: la mia nozione di grande città era limitata – se così posso dire – a quelle europee, a poche americane e a una città enorme e stranissima che è il Cairo. Io non so che idea ciascuno possa avere di una grande città asiatica e in particolare di Bangkok, ma la mia personale idea è stata veramente stravolta dalla realtà.