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Effetto Weinstein

Le ripercussioni globali delle prossime elezioni in Alabama


Moore è il candidato repubblicano a senatore dell'Alabama. Le elezioni sono il 12 dicembre. L'Alabama è uno stato ultraconservatore che è stato democratico e segregazionista fino agli anni Sessanta. Nel partito democratico, fino ad allora, avevano convissuto il Nord liberal e il Sud suprematista. Quando il democratico Kennedy mandò una divisione dell'esercito in Alabama per imporre al democratico governatore Wallace il rispetto dei diritti civili dei neri il Sud abbandonò la coalizione rooseveltiana del New Deal e divenne repubblicano.

Thomas Jefferson ritratto nel 1821Oggi, a essere spaccati, non sono i democratici ma i repubblicani e il Sud è a serio rischio di tornare democratico. Moore è appoggiato da Bannon, che vuole liquidare l'establishment repubblicano e sostituirlo con nazionalisti economici e populisti mentre Trump, prudentemente, sta a guardare. Bannon stava cominciando a vincere tutte le primarie con i suoi uomini e anche Moore era proiettato verso un largo successo quando alcune donne si sono affacciate a denunciare abusi da lui commessi negli anni Ottanta. In queste ore un robot sta telefonando in tutte le case dell'Alabama per sollecitare la denuncia di altri eventuali abusi commessi da Moore, il quale nega ogni addebito. Il danno in ogni caso è fatto. O Moore si ritirerà o verrà comunque battuto da un democratico.

Quello che è interessante è che il violento attacco contro Moore vede in prima linea non i democratici ma i repubblicani di establishment, disposti a perdere il senato (ed eventualmente la camera) pur di bloccare Bannon. In questo c'è una logica. Se non si blocca il movimento di Bannon sul nascere, gran parte dell'establishment repubblicano verrà spazzato via nelle prossime primarie. Perdere la maggioranza al senato è un prezzo sopportabile se l'alternativa è essere mandati a casa per sempre.

La bruciante sconfitta in Virginia e New Jersey la settimana scorsa e la possibilità di perdere anche l'Alabama stanno facendo miracoli nell'aiutare i repubblicani del Congresso, incluse le primedonne del senato, a mettere a fuoco e ad accelerare al massimo la riforma fiscale. Nelle prossime ore la camera approverà in aula la sua versione finale. Il testo su cui il senato sta lavorando include anche un primo pezzo di riforma sanitaria che fa risparmiare soldi al governo e riapre le speranze per una riforma più ampia nel corso del 2018.
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