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Effetto Weinstein

Le ripercussioni globali delle prossime elezioni in Alabama


Se anche ci fosse un rinvio al 2019 dell'aliquota corporate al 20 (e non è detto che ci sia) è bene ricordare che:
  1. L'aliquota sembra confermata al 20, senza i temuti ritocchi al rialzo che si andavano profilando.
  2. Il ribasso sarà definitivo e non, come si stava cominciando a pensare, limitato a 10 anni.
  3. Gli investimenti potranno essere spesati integralmente per tutti i prossimi 5 anni.
  4. La deducibilità degli interessi passivi sarà limitata al 30 per cento dell'Ebitda, ma con i tassi così bassi ci saranno ripercussioni solo per le imprese molto indebitate. Al margine, verranno disincentivati i buy-back a leva, il che, strategicamente, è una buona, non una cattiva notizia.

Wallace controlla che nessun nero entri in università. 1963La maggioranza è risicatissima, ma non ci sono oppositori interni particolarmente decisi. Il senatore Johnson sta puntando i piedi e fa notare come le grandi imprese siano state aiutate più delle piccole, ma è un uomo ragionevole e alla fine si accoderà. Dopo Thanksgiving le due camere lavoreranno per riconciliare i due testi. Il testo del senato prevarrà e Rayan ha già dato l'assenso della camera ad alcuni punti in cui il senato si differenzia dalla camera. Per fine anno o inizio 2018 il tutto potrebbe essere sul tavolo di Trump, che approverà sicuramente senza rinviare il testo al congresso.

Nei giorni scorsi i mercati hanno provato a gettare le basi per una correzione significativa. Oltre ai dubbi sulla riforma fiscale c'è stato il venir meno delle sorprese positive su crescita e inflazione e il sopraggiungere di qualche piccola sorpresa negativa su questi due fronti. In Europa la correzione è stata più forte per effetto del dollaro, sempre di più elemento prociclico. Si stavano toccando livelli di volatilità e di prezzo che avrebbero potuto facilmente produrre altra volatilità e altre cadute ma la spirale è stata spezzata dall'accelerazione della riforma fiscale e dai suoi contenuti, nell'ultima versione, aggressivamente pro business.

La limitata correzione cui abbiamo assistito è avvenuta con volumi ridotti. Pochi i venditori, timorosi di perdere l'ultima parte del grande rialzo, e pochi i compratori, timorosi di restare incastrati in una correzione più ampia o addirittura in un bear market in gestazione. In tutti, come si vede, è stata presente la sensazione che il grande rialzo sia nella sua fase finale. Il che ci dice che, in fondo, tutta questa complacency non c'è e che una piccola strizzata verso l'alto, con la riforma fiscale in dirittura d'arrivo, è ancora possibile. Ci dice, ancora di più, che per quanto i mercati siano carichi, sazi e stanchi, non per questo siamo ancora pronti per un bear market.

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