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L'Età del Fuoco

Se, come e quando ritornerà l'inflazione


L'ultima vampata inflazionistica risale agli anni Sessanta-Settanta ed è stata dovuta a un aumento continuo della domanda (spese di guerra fredda e calda) a fronte di una stabilizzazione dell'offerta (piena occupazione e conseguente elevata forza contrattuale del lavoro rispetto al capitale). Chi si è formato in quel periodo conserva una paura atavica dell'inflazione, la considera lo stato naturale del mondo e ne prevede costantemente il ritorno.

Chi si è invece formato dagli anni Ottanta in avanti ha visto invece i prezzi solo scendere, considera l'assenza di inflazione come condizione naturale, si sente a suo agio e si muove molto bene in un mondo di prezzi immobili. Le sue convinzioni hanno tratto ulteriore forza dal decennio scorso, quando le banche centrali hanno adottato il Quantitative easing su larga scala pur in presenza di un'occupazione che in America, Giappone e Germania era tornata nel frattempo piena, senza nessuna conseguenza per l'inflazione. Chi è stato tranquillamente convinto della naturalità e irreversibilità dell'assenza di inflazione ha potuto massimizzare i suoi ritorni stando investito in duration lunghe o lunghissime, che tradotte dall'obbligazionario all'azionario significano titoli di crescita come quelli della tecnologia. Proprio per la sua esperienza di successo, chi si è formato nel quarantennio passato rischia però di sottovalutare i rischi di un cambiamento di tendenza.

Dopo Covid e dopo la risposta fiscale e monetaria aggressiva da parte di Europa e America (molto meno in Asia) osservatori di peso come Russell Napier hanno cambiato radicalmente la loro visione deflazionista e si sono messi a prevedere la madre di tutte le inflazioni in tempi ravvicinati. La loro analisi è stata finora smentita dai fatti. L'aumento di offerta di moneta, pur notevole e pari addirittura a un quarto nel caso degli Stati Uniti, è stato infatti compensato da un forte rallentamento della velocità di circolazione della stessa. L'inflazione, in pratica, è addirittura scesa.

Questo tuttavia non va letto come l'ennesima conferma che, per quanto aggressivamente si usi il defibrillatore dell'espansione monetaria, l'inflazione sia morta per sempre.
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