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UE, parere motivato all'Italia per mancato recepimento della direttiva sui diritti degli azionisti

Finanza
UE, parere motivato all'Italia per mancato recepimento della direttiva sui diritti degli azionisti
(Teleborsa) - La Commissione europea ha deciso di inviare un parere motivato all'Italia per il mancato recepimento della direttiva sui diritti degli azionisti. Il coinvolgimento a lungo termine degli azionisti nelle società in cui investono è essenziale per garantire che le società siano ben governate e sostenibili. La direttiva tutela e rafforza gli azionisti promuovendo la trasparenza, la responsabilità e il buon governo societario nelle società quotate. Stabilisce una serie di norme e diritti che garantiscono agli azionisti di avere voce in capitolo nelle società in cui investono e che i loro interessi siano rappresentati e rispettati.

Il 7 maggio 2025, la Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora all'Italia individuando una serie di carenze. Tuttavia, l'Italia continua a limitare senza limitazioni la libertà degli azionisti di scegliere il proprio rappresentante per le assemblee generali, imponendo invece un rappresentante designato dalla società. Inoltre, la legge italiana non garantisce che gli azionisti possano reagire ai nuovi punti all'ordine del giorno presentando progetti di risoluzione.

La Commissione ha pertanto deciso di inviare un parere motivato all'Italia, che ha ora due mesi di tempo per rispondere e adottare le misure necessarie. In caso contrario, la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'Unione europea.
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