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Telemarketing, ok Garante privacy a nuovo codice di condotta: la reazione delle associazioni di consumatori

Economia
Telemarketing, ok Garante privacy a nuovo codice di condotta: la reazione delle associazioni di consumatori
(Teleborsa) - Il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato il Codice di condotta per le attività di telemarketing e teleselling promosso da associazioni di committenti e call center. Per assicurare il rispetto della normativa privacy “dal contatto al contratto” – spiega il Garante in una nota – le società che aderiranno al Codice, si impegneranno ad adottare misure specifiche per garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati svolti lungo tutta la “filiera” del telemarketing. Dovranno raccogliere consensi specifici per le singole finalità (marketing, profilazione, ecc.), informare in maniera precisa le persone contattate sulle finalità per le quali vengono usati i loro dati, assicurando il pieno esercizio dei diritti previsti dalla normativa privacy (opposizione al trattamento, rettifica o aggiornamento dei dati).

Introdotte inoltre regole per contrastare il fenomeno del “sottobosco” dei call-center abusivi. Il Codice di condotta stabilisce infatti che nei contratti stipulati dall’operatore con l’affidatario del servizio dovrà essere prevista una penale o la mancata corresponsione della provvigione per ogni vendita di servizi realizzata a seguito di contatto promozionale senza consenso. Le società saranno tenute ad effettuare una valutazione di impatto nel caso svolgessero trattamenti automatizzati, compresa la profilazione, che comportano un’analisi sistematica e globale di informazioni personali.

"Una foglia di fico inutile! Già in passato si erano provati codici di condotta, ma si dimostrarono insignificanti e non servirono a nulla" ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Il punto è che il codice di condotta è superfluo per i call center rispettosi della legge, visto che già la rispettano, mentre serve a ben poco per chi viola sistematicamente le leggi e resta impunito" ha aggiunto Dona. "Ecco perché urge una modifica della legge che preveda indennizzi automatici per i consumatori molestati e che stabilisca che la chiamata a casa degli iscritti al Registro delle opposizioni sia considerata una pratica commerciale scorretta, sanzionabile anche dall'Antitrust, così da raddoppiare i controlli e le sanzioni", ha concluso Dona.

Più ottimista il Codacons. “Si tratta di un nuovo punto di partenza nella battaglia al telemarketing selvaggio, un fenomeno che giorno dopo giorno diventa sempre più insostenibile e che danneggia chi opera nel rispetto delle regole – ha affermato il presidente Codacons, Gianluca Di Ascenzo – Uno strumento che speriamo possa funzionare meglio del Registro delle Pubbliche Opposizioni, che purtroppo finora non ha portato i risultati sperati”.

In base ai dati raccolti dal Codacons, infatti, ad oggi nonostante il Registro conti 4 milioni di adesioni, più di 2,5 milioni di italiani iscritti al Registro continuano a ricevere telefonate commerciali da parte di call center e operatori specializzati. Il 38% circa delle telefonate commerciali ricevute dagli utenti propone contratti di forniture per luce e gas, mentre il 31% è legato al mondo della telefonia; cresce nell’ultimo periodo la quota delle telefonate che propongono investimenti e trading online, che raggiunge il 30% del totale.

“Riteniamo le critiche al provvedimento del tutto gratuite e ingiustificate, dal momento che il Codice è stato redatto con la collaborazione delle associazioni dei consumatori – ha spiegato infine il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Qualsiasi nuovo strumento che incrementi la privacy dei cittadini è da sostenere, anche se è evidente che da solo il nuovo Codice non possa bastare a risolvere il problema del telemarketing illegale”. “Per tale motivo chiediamo al Governo di compiere un passo ulteriore prevedendo, così come hanno fatto altri paesi a partire dall’Olanda, un sistema “Opt-in”, per cui solo chi si iscrive all’apposito Registro fornisce espresso consenso al telemarketing e quindi può ricevere telefonate commerciali – ha aggiunto Truzzi – In ogni caso Assoutenti avvierà un monitoraggio per verificare il rispetto del diritto alla privacy dei cittadini dopo l’entrata in vigore formale del Codice di condotta”.




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