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Stop motori diesel e benzina, UE approva regolamento: Italia si astiene

Ministro Pichetto: "Ci adopereremo a far considerare anche i biocarburanti tra i combustibili neutri in termini di CO2"

Economia
Stop motori diesel e benzina, UE approva regolamento: Italia si astiene
(Teleborsa) - Via libera dei Ministri dell'Energia Ue al piano per immatricolare auto e furgoni nuovi dal 2035 se funzionanti con motori a scoppio usando carburanti neutri in termini di emissioni: lo ha riferito la ministra svedese dell'Energia Ebba Busch. La Commissione europea ritiene che i biocarburanti, sui quali è in pressing l'Italia, avranno sempre un'ampia impronta del carbonio e basandosi su coltivazioni rischia di avere implicazioni anche sul sistema agroalimentare.


"Ci adopereremo, nell'ambito delle procedure di approvazione degli atti legislativi indicati dalla Commissione europea, a far considerare anche i biocarburanti tra i combustibili neutri in termini di CO2”, commenta il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, annunciando il voto di astensione dell'Italia al Consiglio Energia. “Consideriamo che la previsione nella dichiarazione della Commissione dei soli carburanti sintetici rappresenti una interpretazione troppo restrittiva" che "non consente ancora una piena attuazione del principio di neutralità tecnologica per il quale l'Italia si è sempre battuta sulla base di dati tecnici e scientifici".

"Siamo infatti convinti che anche i biocarburanti possano rientrare nella categoria dei combustibili neutri in termini di bilanciamento complessivo di CO2 e contribuiscano alla progressiva decarbonizzazione del settore. Ci adopereremo pertanto, nell’ambito delle procedure di approvazione degli atti legislativi indicati dalla Commissione, a far considerare anche i biocarburanti tra i combustibili neutri in termini di CO2 e nel merito della decisione finale di questo consiglio, auspicando un successivo e proficuo confronto, esprimiamo il voto di astensione", conclude.

Tra l'altro, da considerare che il Regolamento e include una clausola di revisione che prevede che "nel 2026 la Commissione valuterà a fondo i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del 100% entro il 2035 e l'eventuale necessità di rivederli".
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