Facebook Pixel
Milano 28-mar
34.750,35 -0,03%
Nasdaq 28-mar
18.254,69 -0,14%
Dow Jones 28-mar
39.807,37 +0,12%
Londra 28-mar
7.952,62 +0,26%
Francoforte 28-mar
18.492,49 +0,08%

Benzinai confermano stop (per ora): il punto della situazione

Nuovo incontro in programma giovedì

Economia
Benzinai confermano stop (per ora): il punto della situazione
(Teleborsa) - Lo sciopero del 25 e 26 gennaio dei gestori dei carburanti resta confermato anche se all'interno delle sigle di rappresentanza emergono posizioni diverse. Questo l'esito del tavolo tecnico di oggi al MIMIT. Il nuovo incontro è in programma giovedì, mentre si lavora a soluzioni informatiche per la cartellonistica.




Per la Faib "il tavolo è stato sufficientemente esaustivo. L'impegno da parte della politica e del Governo - ha detto Giuseppe Sperduto - sono stati fondamentali e importanti. Ci rivedremo a breve, per questo la mobilitazione rimane in atto e lo sciopero congelato. Giovedì pomeriggio ci sarà una conferenza stampa e precedentemente avremo documentazione dal Governo sul futuro del settore".

Più dura Fegica, per Roberto De Vincenzo "al tavolo non c'è stato nessun impegno concreto. Non c'è niente che ci possa far dire che lo sciopero è revocato. L'incontro è stato deludente". Sulla stessa linea la Figisc: "Ci aspettiamo che giovedi - ha detto Bruno Bearzi - il Governo abbia un atteggiamento più concreto".

Lo sciopero indetto dai benzinai e confermato oggi dalle associazioni di categoria "è del tutto incomprensibile, e finirà per danneggiare solamente i cittadini". Lo afferma Assoutenti, contestando la mobilitazione indetta dai gestori per il 25 e 26 gennaio. "Denunciare le anomalie che si registrano nei prezzi dei carburanti non è gettare fango sulla categoria, così come non è un insulto chiedere più trasparenza in favore dei consumatori, e gli stessi benzinai potrebbero beneficiare delle misure previste dal decreto del Governo - spiega il presidente Furio Truzzi - Non capiamo poi il nesso tra la sacrosanta indagine aperta dall'Antitrust sulle irregolarità relative all'esposizione dei prezzi al pubblico, che dovrebbero essere contestate dagli stessi gestori, e lo sciopero della categoria. Riteniamo che in questo momento di grave crisi economica i gestori farebbero bene a collaborare con le associazioni degli utenti per il bene del Paese e per superare divergenze e contrapposizioni che non aiutano nessuno, ma alimentano solo tensioni", conclude Truzzi.

"I benzinai sono liberi di fare tutti gli scioperi che vogliono, ma piangono per niente". Lo afferma in una nota Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, commentando la decisione delle associazioni di categoria di confermare lo sciopero del 25 e 26 gennaio prossimi. "Si lamentano, ad esempio, delle multe esose. Peccato che siano scese, anche se di poco, da 516 a 500 euro. La sospensione dell'attività - prosegue Dona - non scatta nemmeno in automatico dopo la terza violazione, visto che è scritto che può essere disposta. Peraltro, a parte i controlli a tappeto fatti nel 2022, proprio per via delle speculazioni avvenute a marzo, non ci risulta che negli anni passati i controlli dei benzinai siano mai stati una priorità del Paese. Insomma, per arrivare alla quarta violazione potrebbe passare, bene che vada, mezzo secolo". "La verità è che il decreto trasparenza, non solo va rafforzato rispetto alle sanzioni, ma deve contenere misure per impedire le speculazioni - aggiunge il presidente di Unc - come quelle avvenute a marzo per i carburanti dopo l'invasione dell'Ucraina o quelle verificatesi durante la pandemia per mascherine e gel disinfettanti, contro le quali né le procure, né le Authority hanno potuto fare qualcosa. Dubbi, invece, anche da parte nostra - conclude Dona - per l'esposizione del prezzo medio che può incentivare i virtuosi ad alzare il prezzo"
Condividi
```