(Teleborsa) -
Oltre 50,5 miliardi di euro: è questa la cifra complessiva delle
tredicesime che, come ogni anno, lavoratori dipendenti e pensionati stanno percependo in questi giorni. Le tredicesime rappresentano una boccata d’ossigeno per i cittadini, ma
a conti fatti rimarrà loro ben poco: la
maggior parte delle somme sarà infatti assorbita dalle scadenze di fine anno e dagli interessi ancora elevati sui
finanziamenti.E' quanto emerge dallo studio dell’
O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori solo
il 9,7% del monte tredicesime rimarrà nelle tasche delle famiglie per regali, pranzi, cenoni ed eventuali viaggi.Gran parte degli importi delle tredicesime è destinato, invece, ai
rincari delle assicurazioni (la cui incidenza sulle tredicesime ammonta al 16,3%), nonché alle
rate di mutui e prestiti, voce da sempre in testa alla classifica delle componenti che intaccano la gratifica natalizia, la cui incidenza quest’anno è pari al 29,1%. Altre
voci con pesi importanti sono quelle relative alle tasse (12,75%), all’aumento dei prezzi, che si mantengono su livelli elevati (con un’incidenza del 6,25%), alle spese per la salute (no ticket), la cui incidenza scende leggermente al 2,8%.
Di fronte a tale situazione,
quello alle porte rischia di confermarsi un altro Natale freddo sul fronte dei consumi e dei regali, che peraltro molti hanno anticipato approfittando degli sconti del black friday. Una situazione di difficoltà delle famiglie a cui, in manovra, non si dà alcuna risposta. Sarebbe ora
che il Governo adottasse provvedimenti concreti per sostenere il potere di acquisto e l’intero sistema economico.In particolare,
è urgente - conclude la nota
- lo stanziamento di fondi per il contrasto alla
povertà energetica e alla povertà alimentare, misure indispensabili per iniziare a colmare le disuguaglianze esistenti, che si fanno sempre più profonde, testimoniando l’inefficacia delle politiche sinora adottate.
(Foto: darval | 123RF)