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Sanità, via libera ai nuovi LEA. Schillaci: "Segnale fortissimo contro disuguaglianze"

si parte con poco più di 400 milioni che potrebbero aumentare

Economia, Salute e benessere
Sanità, via libera ai nuovi LEA. Schillaci: "Segnale fortissimo contro disuguaglianze"
(Teleborsa) - Semaforo verde al decreto tariffe che sblocca i nuovi LEA, i Livelli essenziali di assistenza, "sbloccati" dopo 6 anni. Soddisfazione espressa dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci che ha salutato l'approvazione come un “momento particolarmente significativo”.

"Abbiamo introdotto nuove prestazioni, è un segnale fortissimo
che va nella direzione di superare le diseguaglianze fra le regioni”, ha proseguito il ministro, sottolineando che si tratta quindi “di un giorno importante per i cittadini italiani e per i pazienti di tutte le regioni, che finalmente avranno accesso a nuove prestazioni”.

Il provvedimento, che ha ottenuto anche l'ok della Conferenza Stato-Regioni, prevede 2 nuovi nomenclatori: specialistica ambulatoriale e assistenza protesica. “Noi che siamo al governo da 6 mesi siamo finalmente riusciti con un grande lavoro a sbloccare una situazione che comportava in varie regioni prestazioni ambulatoriali obsolete”, ha detto il ministro, ringraziando le Regioni per la collaborazione.

Prossimo step un tavolo di monitoraggio con il Mef, che “comincerà a lavorare da domani fino alla concreta messa in atto del decreto”.

Capitolo risorse: "ci sono", assicurano dal ministero della Salute e potranno crescere ulteriormente: per il momento si parte con poco più di 400 milioni (per la precisione 402,3 milioni) ma laddove il monitoraggio dovesse portare a individuare una ulteriore richiesta, che qualcuno quantifica in 200 milioni, saremmo in grado da qui alla fine dell’anno di trovarle.

Con l'occasione, Schillaci ha anche spiegato che in vista della scadenza dell’obbligo dell’uso delle mascherine in ospedale, prevista per il 30 aprile, ci sarà “un allentamento della morsa”, ma non una cancellazione totale. Si continuerà a procedere sulla doppia linea di pragmatismo e buon senso: servirà valutare dove “eventualmente ci sono pazienti fragili”.




(Foto: © Vittaya Sinlapasart/ 123RF)
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