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Patto di Stabilità, Gentiloni resta ottimista: c'è impegno di tutti su riforma

Economia
Patto di Stabilità, Gentiloni resta ottimista: c'è impegno di tutti su riforma
(Teleborsa) - Il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, ha confermato la sua posizione ottimistica rispetto alle prospettive che vi sia l'accordo tra i Ventisette sulla riforma del Patto di Stabilità riguardo alle politiche di bilancio nazionali. Gentiloni, dopo aver aver rilevato che non c'è alcun legame formale tra il nuovo Patto di Stabilità e la ratifica della riforma del Mes (il "Fondo salva-Stati") da parte dell'Italia, ha osservato che la conclusione del processo di ratifica "è interesse di tutti" gli Stati membri.

"Ho pieno rispetto delle posizioni di tutte le forze politiche dei diversi paesi europei" nella discussione in corso sul nuovo Patto di Stabilità, ha detto il commissario parlando con i giornalisti italiani al termine della conferenza stampa sul "semestre europeo", oggi a Strasburgo. "Vedo che la discussione sta generando contatti continui e molto intensi tra i diversi governi, e non solo tra Francia e Germania; anche il governo italiano è molto impegnato in queste discussioni. Quindi – ha aggiunto Gentiloni – io resto ottimista sulla possibilità di arrivare a un'intesa. Non siamo ancora lì ma penso che ci si può arrivare, a c'è l'impegno di tutti e in particolare della presidenza spagnola" di turno del Consiglio Ue "per arrivarci".

Il ministro delle Finanze della Germania, Christian Lindner, ha insistito sulla necessità di assicurare risanamento e sostenibilità dei conti con la riforma. La cooperazione franco tedesca, ha dichiarato, "fa progressi, ma le cose sono cambiate con i tassi più alti". Rispetto a un anno fa, in cui "si discuteva unicamente di aumentare gli investimenti, oggi si parla molto di più di sostenibilità dei debiti", ha spiegato durante una conferenza su inflazione e democrazia. Pur dicendosi favorevole alla transizione energetica, Lindner ha fatto notare che alcuni investimenti green non risultano favorevoli alla crescita economica ma non ha specificato quali. "I soldi ci servono per assicurare il servizio del debito. Non è facile trovare fondi per finanziare nuovi investimenti – ha avvertito –. La questione qui è mantenere la stabilità finanziaria e in Europa molti Stati membri devono pagare differenziali sui tassi (spread) alti. Penso che debbano tornare a politiche di bilancio sane e deficit più bassi in modo da ridurre il rapporto debito-PIL".
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