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Mid e small cap, Intermonte: riacquisteranno slancio dopo sottoperformance 2023

Finanza
Mid e small cap, Intermonte: riacquisteranno slancio dopo sottoperformance 2023
(Teleborsa) - Nonostante le tensioni geopolitiche e la performance positiva registrata dai mercati nel 2023, la view di Intermonte sul mercato italiano resta "costruttiva" e il broker si aspetta che le mid/small cap riacquistino slancio dopo la sottoperformance del 2023, generata dalla rotazione di portafoglio (dai titoli Growth a quelli Value) e dai riscatti dei fondi PIR. Lo si legge nel report mensile sull'andamento del segmento italiano delle mid-small cap, a cura di Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte.

Gli analisti ritengono che all'interno di questo segmento vi siano ancora titoli con ottime prospettive di crescita e valutazioni interessanti. In particolare, le loro preferenze vanno ai titoli con un'elevata visibilità sulle stime e modelli di business resilienti, come le società legate alla trasformazione digitale, le utility, alcuni industriali legati a piani di investimento a lungo termine e i consumer che godono di un forte posizionamento e di un buon pricing power.

Le operazioni di M&A potrebbero tornare a interessare quei titoli che generano abbondante liquidità e sono alla ricerca di opportunità di crescita, così come le società che sono un possibile target per acquisizioni o delisting.

Osservando l'andamento degli indici ufficiali italiani, Intermonte ha notato che la liquidità delle large cap nell'ultimo mese (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un determinato periodo) è superiore del 15% rispetto allo stesso periodo di un anno fa ed è in crescita del 6,9% a livello annuale. Il quadro è più preoccupante per le mid/small cap: nello specifico, la liquidità per le mid cap è scesa del 6,6% YoY, mentre per le small cap è scesa del 6,3% YoY, nonostante il miglioramento dell'ultimo mese, dovuto soprattutto a una significativa rimodulazione di portafoglio.

All'interno del report c'è anche il consueto focus sui PIR. I dati di Assogestioni relativi ai primi nove mesi del 2023 mostrano 2.156 milioni di euro di deflussi e i dati preliminari di mercato relativi ad ottobre e novembre confermano questo trend negativo. "Al momento prevediamo deflussi pari a 2,5 miliardi di euro, ma è probabile che i dati si dimostrino ancora peggiori", sottolineano gli analisti.

Nel lungo termine, Intermonte si aspetta che l'interesse per questo prodotto rimanga piuttosto elevato grazie al beneficio fiscale e, dal punto di vista del distributore, al fatto di poter contare su un impegno a lungo termine da parte dell'investitore.
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