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NPL, FSB all'Italia: evitare misure che possano minare risultati raggiunti

Finanza
NPL, FSB all'Italia: evitare misure che possano minare risultati raggiunti
(Teleborsa) - Le autorità italiane dovrebbero continuare a monitorare e promuovere il mercato secondario dei crediti deteriorati, "anche resistendo alle misure che minerebbero il successo passato", mentre la Banca d'Italia dovrebbe continuare a rafforzare la vigilanza sui soggetti vigilati rilevanti, compresi i servicer. È la principale raccomandazione del Financial Stability Board (FSB), che oggi ha pubblicato oggi la Peer Review of Italy, un report che esamina i progressi compiuti finora dall'Italia nella riduzione dei crediti deteriorati nel settore bancario.

Dall'analisi emerge che le autorità italiane hanno ottenuto risultati significativi nel ridurre i crediti deteriorati nei bilanci bancari. Dal picco di 360 miliardi di euro nel dicembre 2015, i crediti deteriorati lordi sono scesi a 63 miliardi di euro a giugno 2023, con il tasso dei crediti deteriorati lordi sceso dal 16,5% dei prestiti totali al 2,8% nello stesso periodo. Misure contabili e regolamentari, stretta cooperazione tra le autorità nazionali, lo sviluppo del mercato secondario dei NPL, anche attraverso l'introduzione di uno schema di garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze bancarie, e la revisione delle procedure di ristrutturazione ed esecuzione giudiziaria e stragiudiziale hanno contribuito in modo significativo a questo successo.

"Gli sforzi concertati delle autorità italiane per affrontare gli elevati livelli di NPL nelle aree di regolamentazione, supervisione, contabilità, sviluppo di un sistema di il mercato secondario e la riforma dei processi giudiziari forniscono un utile quadro di riferimento per altre giurisdizioni che potrebbero trovarsi ad affrontare problemi simili in futuro", ha commentato Ryozo Himino, presidente del Comitato permanente per l'implementazione degli standard (SCSI) dell'FSB.

Ora che la Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze (GACS) è finalmente scaduta dopo diverse proroghe e non si prevede che venga riattivata poiché non è necessaria nel contesto attuale, e lo stock di crediti inesigibili in gran parte ridotto, il focus della gestione del bilancio delle banche è ora sul portafoglio di Unlikely To Pay (UTP). Rispetto ai crediti in sofferenza, dove i debitori sono insolventi o in circostanze sostanzialmente simili, la vendita e la rinegoziazione dei crediti UTP comporta considerazioni e competenze diverse per banche, investitori e servicer per la gestione del debito e, se necessario, risoluzione ed esecuzione. "Nell'attuale contesto macroeconomico, è imperativo che i meccanismi di mercato per la vendita e la cartolarizzazione degli NPL non si indeboliscano e che le autorità continuino a monitorare e ad adottare misure per mantenere un solido mercato secondario per gli NPL", si legge nel rapporto.

La revisione suggerisce che, per far fronte alla persistente lunga durata delle procedure di esecuzione, le autorità italiane dovrebbero: aumentare le risorse e il personale dei tribunali, soprattutto in quelli che si trovano ad affrontare i più gravi arretrati; rafforzare la specializzazione dei tribunali in questioni commerciali e, ove possibile, in materia di insolvenza e in particolare in materia di applicazione della legge; finalizzare la digitalizzazione in corso del sistema giudiziario, che comporterà l'introduzione di un sistema di tracciamento elettronico che consentirebbe di monitorare le prestazioni dei tribunali e di stabilire incentivi adeguati.

Inoltre, le autorità dovrebbero monitorare attentamente il sistema di insolvenza, ristrutturazione ed esecuzione forzata e garantire che raggiunga gli obiettivi prefissati, anche attraverso: la fornitura di risorse umane sufficienti e una formazione adeguata degli esperti coinvolti; e raccogliere dati adeguati per monitorare l'uso e i risultati attraverso i processi.

(Foto: © Veerasak Piyawatanakul)
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