E così è stato coinvolgendo attese e speranze di
ignari risparmiatori.
Chi poteva e doveva saper leggere gli scenari non lo ha fatto per il semplice fatto che ha trascurato i
meccanismi regolatori più generali, e qui l'innegabile fallimento degli organi di vigilanza, a favore del profitto immediato ed il paradosso è che su questa voglia di profitto infinito gli stessi grossi operatori sono inciampati e sono caduti.
L'unica speranza è riposta nel concetto che i mercati stanno sbagliando anche questa volta e che il sistema tenderà di nuovo ad un
riequilibrio e ad una stabilità che oggi non sono la regola, ma un'eccezione.
Ci vorrà tempo.
Il cambiamento è necessario e di portata epocale, ma il
disallineamento tra realtà e percezione è netto e potrebbe costituire una buona occasione per riaffacciarsi ad investire.
Senza fretta.
"