LA VICENDA DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENALo Stato era intervenuto a sostegno del Monte: dapprima erogò
1,9 miliardi di euro con i Tremonti bond, prestati nel 2009 e rimborsati nel 2012, al tasso del 7,5% annuo; poi, nuovamente
4,7 miliardi di euro con i Monti bond, al tasso del 9% ed un +0,5% annuo a seguire, che vennero erogati nel 2012 e rimborsati per 1 miliardo nel 2014 e per il saldo nel giugno del 2015, quando gli interessi maturati, pari a 240 milioni di euro, vennero convertiti in azioni, portando il Tesoro ad essere azionista di MPS col 4%.
Sono stati
rimborsati anticipatamente i Tremonti ed i Monti Bond per ragioni di convenienza finanziaria, ma
a danno degli azionisti e degli obbligazionisti.
Nel frattempo, quindi,
MPS ha effettuato tre aumenti di capitale, raccogliendo mezzi freschi per 2 miliardi di euro nel 2011, poi 5 miliardi di euro nel 2014, ed ulteriori 3 miliardi nel 2015.
La nuova richiesta di capitale, per ancora altri 5 miliardi lanciata nel 2016, non aveva trovato esito sul mercato, aprendo la strada all'intervento pubblico di ricapitalizzazione.
Alla fine,
è arrivato il salvataggio, con un
impegno complessivo di 8,1 miliardi di euro, di cui 5,4 miliardi a carico dello Stato.
Da una parte
hanno pagato gli azionisti e gli obbligazionisti junior, con la svalutazione e la conversione dei titoli;
dall'altra interviene lo Stato, con 3,9 miliardi per sottoscrivere nuove azioni ed 1,5 miliardi per acquistare dagli obbligazionisti retail i titoli che verranno convertiti in azioni.
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