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Gli Zecchini d'oro al tempo del Coronavirus

Non servono i soldi, se non si produce più nulla


Ma, ora, se si blocca tutto o quasi, dalle fabbriche ai servizi, non c'è più né produzione e neppure consumo.

Se non si produce, non c'è niente da consumare. Corrono via solo gli obblighi di pagamento fissi, dalle bollette alle assicurazioni, alle rate dei prestiti.

Se gli alberghi sono già chiusi, i ristoranti pure, come i cinema, insieme ai teatri, ai barbieri ed ai parrucchieri, se i negozi che non vendono prodotti di prima necessità hanno da tempo le saracinesche abbassate, e se ora chiudono pure le fabbriche e gli uffici professionali, si va al tracollo.

Ed i soldi piovuti dal cielo non servono a nulla, se non a pagare le bollette o gli affitti. Per il resto, si deve stare a case, a guardare la TV o lo smartphone.

Il denaro che c'è, o che verrà erogato, resta fermo, non muove l'economia che si fonda sulla produzione ed il consumo attraverso lo scambio.

Ci sono tanti Pinocchietti, ora, che si stanno facendo prendere in giro dal Gatto e dalla Volpe che promettono loro di stare tranquilli, perché tanto troveranno gli zecchini d'oro moltiplicati nel campo dei Miracoli.

Senza lavoro, senza produzione, senza consumi, senza investimenti, gli zecchini d'oro non esistono.

E' una illusione, dunque, credere che i governi, l'Unione europea, le banche, il MES o la BCE possano rimediare al blocco dell'economia.

L'epidemia non si combatte stando a casa.

Come dimostrano i tanti infermieri, medici, cassiere dei negozi, fino ai guidatori dei mezzi pubblici che ogni giorno continuano a lavorare, senza fiatare. Rischiano l'infezione per noi, per permetterci di continuare a vivere.

Gli zecchini d'oro servono, ma a ben altro: servono agli speculatori, a chi approfitta dei corsi di Borsa crollati ai minimi per depredare, per comprare le imprese da chi è in difficoltà.

Chi ora svende, arricchisce gli avvoltoi.

C'è chi sta utilizzando la crisi sanitaria per arricchirsi ancora di più.

Non servono i soldi, se non si produce più nulla.

Gli Zecchini d'oro al tempo dei Coronavirus.
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