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Tornare a lavorare tutti, ora!

Contro chi scommette sul default dell'Italia

Le regole sul distanziamento sociale sono il parto di menti malate.

Ed è ridicolo pensare di superare la crisi sanitaria rendendo impossibile all'economia di riprendersi.
Più sciocco ancora, è sperare nella solidarietà altrui.
L'Italia dovrà fare da sola.

Ne ha i mezzi, e non deve cedere a chi vorrebbe sfruttare questa ennesima crisi per fare bottino delle nostre imprese e del risparmio delle famiglie.

Pensare alla solidarietà europea è illusorio, come è sciocco affidarsi alla monetizzazione del debito da parte della BCE.

Il Trattato europeo esclude ogni forma di trasferimento strutturale dai Paesi ricchi a quelli in difficoltà. E, caso mai, l'Italia è tra i Paesi ricchi, è tra quelli che da sempre versano al bilancio dell'Unione assai più di quanto ricevono. La Germania si è sempre opposta ad una Unione solidale, che fonda la sua omogeneità economica sui trasferimenti.

Anche la BCE è stata paralizzata dalla Germania: la Corte di Karlsruhe ha vietato alla Bundesbank di partecipare al bazooka del PEPP, all'immissione di liquidità acquistando titoli di Stato.

L'Unione europea è dunque in crisi profonda: nata come baluardo contro il Comunismo sovietico, per blindare l'Europa sotto l'ombrello militare americano, ha vissuto per trent'anni dopo la caduta del Muro di Berlino con l'illusione di diventare una potenza geopolitica globale.
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