La
via di fuga, rappresentata dagli acquisti del debito pubblico e privato da parte della BCE, è stata bloccata dalla Germania. Il piano di 750 miliardi si esaurirà molto prima.
Senza Recovery Fund da parte dell'Unione e senza il sostegno monetario da parte della BCE, la gabbia europea andrà in pezzi.
L'Italia deve prepararsi al peggio.
Se una caduta del 4% del PIL nel 2012, determinata dal cumulo delle misure fiscali restrittive assunte per risanare il bilancio, portò ad un numero incalcolabile di fallimenti, di disoccupati e di sofferenze bancarie, ci attende un periodo di ancora maggior difficoltà.
Il PIL del 2020 potrebbe crollare dell'8%.
La
Germania scommette sul default dell'Italia: l'implosione sociale e politica, porterà finalmente alla spaccatura ed alla Secessione del nord. Il Lombardo Veneto diventerebbe finalmente un Land vassallo, buono solo per produrre a costi ridotti, come tutti gli altri Paesi dell'Est. Il Sud dell'Italia, abbandonato, finirà a penzolare nel Mediterraneo.
Purtroppo
per Berlino, la verità è un'altra.
L'industria tedesca è a pezzi: invecchiata nel mito dell'automobile, è stata sovvenzionata per vent'anni da un euro debole.
La finanza tedesca è a pezzi: dopo aver strozzato la crescita interna per seguire il modello mercantilista, ha finanziato a tassi zero le imprese tedesche investendo il surplus all'estero. Ora è taglieggiata dalle perdite.
La società tedesca è a pezzi: ci sono già dieci milioni di disoccupati, tra coloro che hanno dovuto accettare i lavoretti pagati con 600 euro mensili, una casa comunale e l'abbonamento ai mezzi pubblici.
La ricchezza tedesca è più falsa dell'oro cercato da Faust: moneta senza valore.
Gli Italiani, no: abbiamo le case di proprietà, le imprese e le attività professionali in cui abbiamo investito.
Il risparmio delle famiglie italiane deve tornare ad essere produttivo.
Gli Italiani devono ribellarsi a questa ennesima truffa: non abbiamo bisogno della finta solidarietà europeanon abbiamo bisogno di una Troika che ci schiavizzinon dobbiamo svendere aziende e casenon abbiamo bisogno dei soldi falsi della BCETornare a lavorare, ora!
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