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Recovery Fund, uno Stivaletto Malese

Come prima, peggio di prima: anche la Solidarietà europea è "severamente condizionata"

"Ad ogni giro di vite, le ossa dei piedi del prigioniero venivano ancor più stritolate. Non gli si procurava solo un dolore insopportabile, perché il vero obiettivo della tortura era quello di rendergli impossibile la fuga: non avrebbe mai più camminato, se non appoggiandosi alle stampelle". sembra un brano di Salgari, in una delle tante avventure ambientate nelle Indie lontane, che narra delle atroci sofferenza inflitte dai Pirati che applicavano una morsa di legno ai malcapitati che cadevano nelle loro mani.

Chi si era illuso sulla generosità della NGUE, che si trattasse di una Europa finalmente solidale, si deve ricredere.

Chi firma oggi si vincola per sempre: il Recovery Fund è un passaggio storico per l'Unione, così come lo fu ai suoi tempi il Trattato di Maastricht.

E' in atto un processo di verticalizzazione del potere da parte di Bruxelles, che indirizzerà strategicamente e condizionerà politicamente ed amministrativamente una somma ingente e decisiva, perché è aggiuntiva rispetto ai bilanci statali ordinari.
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