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Fed e Bce: "Leva la cera! Metti la cera!"

Manovre di emergenza dopo le prove di forza su tassi e liquidità

Guido Salerno Aletta
Guido Salerno Aletta
Editorialista dell'Agenzia Teleborsa
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Come nel film Karate Kid, anche per le Banche centrali imparare a gestire la liquidità è faticoso: con una mano immettono liquidità, con l'altra la levano. E così ancora, senza sosta.

Un pasticcio che si paga.

Senza dichiararlo apertamente, la Fed già ha riaperto il rubinetto della liquidità: presterà lei i fondi necessari alle Banche che si trovano di fronte alle richieste di rimborsi o ad averne comunque necessità, evitando che siano costrette ad andare sul mercato a vendere i titoli in portafoglio, con le perdite conseguenti.

Siamo in un momento di rialzo dei tassi di interesse e di drenaggio della liquidità, decisi per combattere l'inflazione.

Ma stavolta la Fed e la Bce operano in un contesto mai visto prima nella storia monetaria, perché lo fanno dopo un lungo periodo di politiche monetarie accomodanti, implementate con tecniche mai usate prime.


La Fed a partire dal 2008, e la Bce a partire dal 2015 hanno adottato politiche monetarie definite "non convenzionali", con la immissione di nuova liquidità mediante l'acquisto di titoli di Stato sul mercato finanziario. In parallelo, stabilivano "tassi a zero" come riferimento per le loro operazioni di rifinanziamento.

In passato, le Banche centrali effettuavano solo "operazioni sul mercato aperto": compravano sul mercato titoli di Stato, fornendo liquidità ma senza crearne di nuova, aggiuntiva. Il mercato era solo più liquido.
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Commenti
M49
offline

Dr. Guido, devo dire che ancora una volta è stato chiaroveggente (peccato che non prevede mai niente di buono!). Ne vedremo delle belle! Che con questo repentino innalzamento dei tassi non sarebbe sopravvissuto nessun istituto bancario se ne sono accorti tutti, tranne la BCE che continua imperterrita come un cavallo drogato col paraocchi. Anche se Credit Suisse al momento sembrerebbe salvata, voglio proprio vedere quando ce ne saranno 100 di Credit Suisse, cosa succederà. Che ci piaccia o no le banche sono l’anima della finanza e, se le metti tutte in crisi, cosa succederà? Ne resterà soltanto una? L’immensa e incommensurabile BCE! Ma non erano troppo grandi per fallire? E se fallisse la BCE?

scritto il 16 marzo 2023 alle ore 15.36 · rispondi
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